Frosinone, nella Villa comunale il nuovo Museo d’Arte
L’amministrazione Ottaviani è risultata destinataria di un finanziamento regionale pari a 28.000 euro per la realizzazione del Museo d’Arte con sede nella Villa comunale, progetto già delineato, nei mesi scorsi, nella delibera approvata dalla giunta riguardante il sistema museale urbano.
Il progetto, redatto dagli uffici comunali coordinati da Valentina Sementilli, si propone di incrementare l’offerta culturale a favore della collettività, di sviluppare nuove modalità di fruizione dell’arte e di generare nuove economie connesse al patrimonio culturale.
L’ente di piazza VI dicembre si impegna inoltre ad iscrivere in bilancio, ad avvenuta concessione del predetto contributo, uno stanziamento di 7.000 euro quale quota parte dell’Amministrazione Comunale per l’attuazione dell’intervento.
L’obiettivo primario dell’amministrazione è quello di rendere effettive tutte le potenzialità della struttura museale, la cui idea di luogo statico di conservazione di beni è oggi definitivamente sostituita dall’immagine generalizzata di luogo dinamico, diffusore di cultura e, al tempo stesso, possibile generatore di nuove economie collegate al valore patrimonio culturale.
Il Museo d’Arte sarà incluso nel Sistema Integrato di Servizi Culturali della provincia di Frosinone denominato SIFCultura, di cui Ente Capofila è il Comune di Frosinone. La realizzazione dell’intervento permetterà di incrementare le azioni museali rivolte alla comunità civica, attualmente espletate dal Museo Archeologico diretto dalla dottoressa Maria Teresa Onorati, e di svolgere funzioni direzionali verso i luoghi della cultura del territorio provinciale aderenti al SIFCultura. L’istituzione del Museo d’Arte permetterà di raggiungere gli standard previsti per l’accreditamento in OMR (Organizzazione Museale Regionale).
La sede, identificabile anche con la Villa o Museo Bouchard (così denominato nel Corpus Inscriptionum Latinarum per la presenza di una collezione di epigrafi collegate alla famiglia di origine francese trapiantata a Roma nel Settecento e attestata poi a Frosinone dai primi anni dell’Ottocento), costituisce un esempio unico nel territorio frusinate di residenza signorile risalente forse già al diciottesimo secolo, impiantata su probabili preesistenze medievali ancora percepibili nella torretta merlata che caratterizza l’intero complesso architettonico. La Villa, divenuta di proprietà prima della famiglia Ricci poi De Matthaeis, è stata poi acquisita al demanio comunale, unitamente a parte della vasta tenuta che la circonda e quindi adibita a funzioni pubbliche, istituzionali e culturali.
Qui gli ambienti, già allestiti per la Sala conferenze e per le Esposizioni temporanee, permettono di raggiungere le finalità del progetto connesse al miglioramento dell’accessibilità e fruibilità, grazie all’applicazione di tecnologie avanzate, con esposizioni mediante touchscreen con diverse modalità narrative dei contenuti selezionabili dagli utenti, tra cui contenuti in LIS per non udenti, brani audio e brochure interattive in braille per non vedenti, con plastico a realtà aumentata. Previsto l’allestimento degli spazi di reception e guardaroba, accoglienza e informazione, degli spazi per attività educative, per attività di vendita e per l’esposizione delle opere con supporti comprensivi di illuminazione e di sensori di avvicinamento per il risparmio energetico.
A supporto di tutto l’allestimento sarà realizzata specifica segnaletica e predisposto un sistema di divulgazione dati wi-fi. Il sistema genererà una linea gratuita consentendo all’utente di consultare tutte le informazioni inerenti ai contenuti espositivi in tutta autonomia e sul proprio smartphone.
Oggetto negli anni 2017-2018 delle operazioni di inventario e di schedatura condotte in conformità con gli standard catalografici ICCD, i beni che compongono il patrimonio museale del Comune di Frosinone consistono prevalentemente in opere di pittura, opere di scultura, disegni e stampe cronologicamente compresi dal secondo Dopoguerra ad oggi, in prevalenza riferibili ad artisti originari di Frosinone e della provincia.
Redazione Frosinone