Frosinone, il capoluogo ciociaro contro l’antisemitismo
Il comune di Frosinone ha partecipato all’evento nazionale, svoltosi online nei giorni scorsi, dal titolo “L’adozione della definizione di antisemitismo dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance, ossia Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto): uno strumento concreto nella lotta all’antisemitismo ed un onore per l’Italia”. L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione Italia-Israele di Livorno, Maccabi World Union e l’Associazione Italia-Israele di Torino. Hanno preso parte al dibattito “virtuale”, moderato da Celeste Vichi, oltre a diversi amministratori, Rabbi Carlos Tapiero (Deputy Director General Maccabi World Union); David Beesemer (Maccabi European Confederation Chairman); Claudia De Benedetti (Maccabi World Union Board of Trustees Member) e Dario Peirone (Presidente Associazione Italia-Israele di Torino).
L’intervento dell’assessore Riccardo Mastrangeli, in rappresentanza del comune di Frosinone, si è aperto con un saluto a Luigi Diamanti, dell’associazione Amici di Israele. Lo scorso 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, il sindaco, Nicola Ottaviani, ha fatto visita con Luigi Diamanti all’Istituto Turriziani, incontrando una rappresentanza degli studenti per parlare dell’importanza della testimonianza e del ricordo, affinché l’orrore della Shoah, quella follia collettiva che ha colpito, meno di un secolo fa, il nostro Paese e l’Europa intera, non si ripeta più.
“Il Comune di Frosinone crede nei principi che hanno ispirato la definizione dell’IHRA, che il capoluogo ciociaro, mediante una mozione che sarà portata in consiglio comunale, si appresta ad adottare – ha dichiarato Mastrangeli – Maggioranza e minoranza, infatti, saranno unite nel promuovere questo strumento di contrasto ad ogni forma di intolleranza, al fine di ribadire i valori della pace, della coesione sociale, della solidarietà, della cultura dell’ascolto. La nostra città possiede una grande tradizione di accoglienza: la comunità ebraica, da sempre è parte integrante del nostro tessuto sociale. A ciò si aggiunga il fatto che il vescovo della nostra diocesi, mons. Ambrogio Spreafico, da sempre impegnato nella valorizzazione di una fraternità universale che può realizzarsi solo nell’incontro, ricopre la carica di presidente della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso. Solo pochi mesi fa, del resto, proprio a Frosinone il Vescovo Spreafico ha ricevuto Oren David, Ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede”.
Tra i comportamenti antisemiti indicati nella definizione dell’Ihra vi sono: negare al popolo ebraico il proprio diritto all’autodeterminazione; adottare due misure diverse aspettandosi da Israele un comportamento non atteso o richiesto a nessun’altra nazione; usare i simboli e le immagini associate all’antisemitismo classico per caratterizzare Israele e gli israeliani; tracciare paragoni tra la presente politica d’Israele e quelle dei nazisti; ritenere gli ebrei collettivamente responsabili per le azioni dello Stato d’Israele. Mentre le critiche rivolte a Israele “che siano simili a quelle mosse a qualsiasi altro Paese” non possono essere considerate antisemite.