E’ morto Bunny Wailer, storico sodale di Bob Marley
Una leggenda assoluta del reggae, forse all’oggi secondo solo a Bob Marley per fama nella mecca del genere, la Giamaica : è morto Bunny Wailer nella sua Kingston, aveva 73 anni ed era in ospedale da diversi mesi, dopo aver avuto un infarto l’estate scorsa. Bunny era l’ultimo dei fondatori in vita del leggendario gruppo, gli Wailers, che formò insieme a Bob Marley e Peter Tosh nel 1963. Con Bob lo legava un’amicizia strettissima, fin da quando erano bambini e un rapporto di similparentela: suo padre e la madre di Marley ebbero un storia e i due crebbero praticamente insieme.
Fondata la band, Marley però andò a cercare fortuna negli Stati Uniti. Quando tornò, nel 1967, la leggenda era pronta per decollare: con Bunny, Tosh e tutti gli altri, Bob firmò quattro album decisivi, soprattutto «Catch a Fire» e «Burnin» con brani che avrebbero fatto la storia, non solo del reggae, come «Get Up, Stand Up» e «I Shot the Sheriff». Bunny non era in prima linea, addetto alle percussioni e di supporto alla voce, ma ebbe comunque un ruolo fondamentale nel forgiare il sound della band. Fino al 1974, quando avvenne il divorzio: come Tosh anche Bunny aveva aderito alla corrente più rigida del rastafarianesimo e non poteva tollerare certe «licenze» di Marley che continuò con gli Wailer, ma senza Bunny. Il quale avrebbe comunque intrapreso una lunga e fortunata carriera solista, anche se sarebbe per sempre rimasto legato al mito di Bob.