Attività motoria e ipertensione arteriosa, ecco la scheda di Alessandro Paglia
L’ipertensione arteriosa o pressione alta è una patologia che si basa sul permanente aumentato livello della pressione sanguigna nelle arterie (misurata in mmHg). È ormai risaputo che lo sport e l’attività motoria in genere costituiscano un fattore preventivo nei confronti dell’ipertensione, sotto diversi punti di vista; l’ipertensione primaria o essenziale può avere una base ereditaria importante e la soggettività gioca un ruolo fondamentale sulla sua comparsa e sulla gravità.
Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi viene influenzata in maniera rilevante dallo stile di vita; non per nulla è considerata una delle famose “malattie del benessere”, il trattamento dell’ipertensione prevede un approccio multidisciplinare: medico, nutrizionale e motorio; proprio prendendo in considerazione il punto di vista motorio, molti studi hanno dimostrato come un allenamento aerobico/cardiovascolare assiduo e continuativo può far diminuire i valori pressori di 5-6 mm di mercurio.
Gli effetti benefici di questo tipo di allenamento sono
- aumento del numero di capillari a livello muscolare e cardiaco
- maggior apporto di sangue e ossigeno ai tessuti
- riduzione delle resistenze periferiche grazie all’aumento del letto capillare
- riduzione dello stress grazie al rilascio di endorfine che regolano positivamente l’umore.
Anche lavori di moderata tonificazione muscolare, aumento della mobilità articolare e flessibilità apportano benefici nel coadiuvare la terapia anti ipertensione. Da evitare sforzi massimali e sbalzi massimali repentini della frequenza cardiaca.
Di conseguenza, una persona che soffre di pressione alta dovrebbe focalizzare la propria attenzione sul raggiungimento dei seguenti obiettivi
- riduzione del peso corporeo-alimentazione salutare
- riduzione dello stress;-moderazione del consumo di alcol
- pratica regolare di sport o esercizio fisico, con il giusto carico di allenamento
Alessandro Paglia, dott. in Scienze motorie