Pronto soccorso in tilt-“Aprire i vecchi ospedali in Ciociaria”
“Stanno risalendo gli ingressi nei pronto soccorso del Lazio – ha affermato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli – Tutti quei pazienti che per mesi si sono tenuti lontani dai Dea per paura di contrarre il Covid, ora stanno intasando liste d’attesa per effettuare visite, e posti letto. Da inizio pandemia l’Italia ha contato +30.000 decessi per patologie trascurate, secondo quanto stimato dall’ordine nazionale dei medici. Un’emergenza nell’emergenza alla quale finora nessuno ha dato la giusta attenzione. Aumentano anche malattie psichiatriche, depressioni e altri disturbi di salute mentale, ma il picco riguarda patologie cardiovascolari, in maniera particolare gli infarti ed i tumori. La pandemia non può essere un pretesto dimenticare che le altre malattie continuano ad esistere, e dunque è un obbligo da parte della Giunta Regionale e dell’Assessorato alla Sanità garantire i servizi per le malattie convenzionali. Occorre potenziare le strutture ospedaliere della provincia, delocalizzando i servizi che servono per curare le malattie convenzionali. Questa è l’occasione giusta per riconvertire le troppe strutture dismesse della nostra provincia, come quelle di Anagni, Ceccano e Pontecorvo. Bene l’attenzione al Coronavirus, ma bisogna garantire l’assistenza anche per gli altri malati, che nel frattempo continuano ad ammalarsi ed a morire, perché le loro malattie non sono prese in tempo. Invece di sperperare fondi per adattare ed attrezzare edifici perché non si investono per ristrutturare e riconvertire i presidi ospedalieri del Lazio? In questo caso quelli di Pontecorvo, Ceccano ed Anagni, strutture fondamentali per un’utenza così grande come quella della provincia di Frosinone, che, al di là della pandemia o meno, ha necessità a prescindere di avere a disposizione più presidi ospedalieri in grado di garantire un’offerta sanitaria soddisfacente”.
Redazione Digital