Lavoro, Spilabotte partecipa all’incontro dei presidenti commissioni UE a Riga
La senatrice Maria Spilabotte, in qualità di Vicepresidente della Commissione Lavoro, ha partecipato a Riga (Lettonia) all’incontro dei Presidenti delle commissioni lavoro e affari sociali dell’ Unione Europea, in occasione del semestre europeo a presidenza lettone. Tre sessioni specifiche di approfondimento e discussione: “Integrazione nel mercato del lavoro delle persone più vulnerabili”, “L’imprenditorialità sociale: uno strumento per raggiungere gli obiettivi sociali”, “Garanzia giovani”. Spiega la Senatrice Spilabotte: “E’stato un importante appuntamento per discutere delle problematiche che attanagliano maggiormente i Paesi dell’Unione. Il tema principale restano le politiche di contrasto alla disoccupazione, in particolare quella relativa ai giovani ed alle persone svantaggiate che oggi, con l’accentuarsi della crisi, hanno una maggiore difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Le linee di intervento contro la disoccupazione suggerite dalla Commissione europea nel complesso delle raccomandazioni specifiche per Paese sono molteplici, quali: la necessità di maggiori investimenti per stimolare la crescita; il miglioramento dei servizi pubblici per l’impiego, degli interventi attivi personalizzati nel mercato del lavoro, dell’offerta relativa all’istruzione ed alla formazione professionale (ivi compresi i tirocini); un maggiore collegamento tra sussidi di disoccupazione e misure di attivazione da parte del soggetto; una riduzione del carico fiscale gravante sul lavoro. Una sessione specifica è stata dedicata alle persone svantaggiate: tra le protagoniste delle politiche attive figurano le imprese sociali e le cooperative sociali d’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, organizzazioni in grado di abbassare la soglia di accesso al lavoro e di ampliare la domanda di lavoro specificamente rivolta a persone svantaggiate; si tratta di vere e proprie imprese, che coniugano attività produttiva e percorsi d’integrazione socio-occupazionale e che vanno aiutate e sostenute. Infine, la disoccupazione giovanile: il programma comunitario Youth Guarantee (Garanzia giovani) prevede che ogni giovane di età inferiore ai 29 anni, entro quattro mesi dalla conclusione del suo ciclo di scuola o di università (o entro quattro mesi dalla perdita di un posto di lavoro), riceva l’offerta di un lavoro, di un tirocinio, di un modulo di formazione o di un nuovo percorso d’istruzione. Per tale programma, vi è uno stanziamento globale comunitario, destinato ai Paesi che, come l’Italia, hanno un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25 per cento. Sono state rese disponibili le occasioni di ingresso (tirocini, apprendistato, corsi di formazione, posti di lavoro, servizio civile). L’incentivo all’assunzione è riconosciuto per i contratti di lavoro subordinato di durata pari ad almeno 6 mesi (anche se conseguita mediante successive proroghe), ivi compresi i contratti di apprendistato professionalizzante. L’attuazione da parte dell’Italia del Piano Garanzia giovani è oggetto di monitoraggio con cadenza settimanale. A tale proposito, si segnala come il piano di attuazione preveda la predisposizione di un sistema di informazione e orientamento, a cui si accede con registrazione obbligatoria del giovane”