Veroli rischia di scomparire, il video fa tremare e la musica è leggendaria
Veroli rischia di scomparire, il video fa tremare e la musica è leggendaria.
L’insegna “Pasticceria gelateria Renzi”, il palazzo comunale ancora da ristrutturare, zero cellulari ma sopratutto un fiume di gente. Correva l’anno 1991 e Antonello Fratarcangeli, giovane cameraman, riprendeva con la sua macchina da presa, oggi cimelio conservato in museo, la tradizionale processione del Venerdì Santo.
A distanza di 30 anni lo stesso Fratarcangeli tira fuori le immagini e le monta. Di primo acchito il video fa tremare. L’intensità è lampante, colpisce specialmente chi conosce il legame indissolubile tra Veroli e la Confraternita dell’Addolorata e chi della Congregazione è parte integrante. L’autore investe non poco su questo; con la sua abilità e con la note epiche di AShamaluevMusic tutto è più facile.
Veroli quel giorno era avvolto in una nebbia misteriosa. I volti di chi è venuto a mancare catturano l’attenzione, ai defunti è rivolta una preghiera ma un altro aspetto induce alla riflessione, il paese oggi è letteralmente svuotato.
Veroli nel 2021 non è come nel 1991. Tante persone che vivevano ogni giorno il centro storico sono scomparse e tante altre sono emigrate perché Veroli non offre opportunità. Qualche tempo fa il cappellano dell’Addolorata, Don Angelo Oddi si è soffermato sulla questione sostenendo che Veroli è una città sterile che non lascia futuro ai giovani e nei giorni scorsi ha lanciato un ulteriore appello.
Senza dubbio lo spopolamento ha colpito molti centri in Italia ma altrettanti hanno saputo reagire e frenare questo fenomeno allarmante creando opportunità per le nuove generazioni e condizioni di vita favorevoli. Veroli non l’ha fatto. Se si continua a rimandare il problema e se non si affronta seriamente una volta per tutte, Veroli rischia di scomparire.
Appuntamento nel 2051. Alla prossima processione. Al prossimo video.
Redazione Veroli