Rischio chiusura convento Padri Cappuccini, ad Alatri scoppia la protesta
“Pericolo di chiusura dello storico convento dei Padri Cappuccini da come si vocifera da qualche mese. Il gruppo Alatri Comunità, con in testa il candidato sindaco Maurizio Cianfrocca, si mobilita per evitarlo e chiede che tutte le forze istituzionali, politiche e sociali scendano in campo a loro fianco per scongiurarlo prima che sia troppo tardi. Nell’antico Statuto Comunale si trova attestato che Alatri aveva accolto i francescani mentre era ancora in vita San Francesco, e difatti nel secolo XIII volle contribuire alla costruzione della Chiesa e del Convento di S.Francesco entro le mura cittadine. In forza di quelle somministrazioni di denaro, il Comune ebbe diritti di giuspatronato nella chiesa e nel convento suddetto. Ebbe infatti il diritto di adunare il Consiglio mensilmente nella chiesa, di collocare e mantenervi un banco, di avere a sua disposizione una camera nel convento, di conservare una delle chiavi, dove era custodita l’insigne reliquia del Mantello di San Francesco. L’insediamento definitivo e duraturo dell’ordine si ebbe nel 1566 nel convento situato sul colle San Pietro dove secondo tradizione esisteva un tempio dedicato alla dea Bellona, la formidabile dea delle armi, di cui ne sono testimonianza un basamento di una costruzione poligonale in grossi blocchi squadrati, molto simile alle mura ciclopiche della città, ed avanzi di colonne, capitelli e fregi, tuttora conservati nel convento. Vecchio ex monastero delle monache benedettine che lì soggiornarono dal XIII secolo al 1515, il convento fu ceduto dal Comune all’ordine dei frati Cappuccini dopo averlo riscattato dal Capitolo Cattedrale in cambio di alcuni poderi a Laguccio. Ma solo nel 1574 i Cappuccini ebbero la possibilità di adattarlo alle loro esigenze. Ora, dopo circa 455 anni e dopo che Alatri ha dato all’ordine circa 266 religiosi che si sono distinti nei vari campi del sapere, dell’attività religiosa e missionaria e nel governo dell’Ordine e che sono assurti alle più alte cariche dello stesso a livello nazionale, si paventa la seria possibilità che l’antico convento venga chiuso e i pochi frati ivi presenti vengano trasferiti. Questa sarebbe l’ipotesi in valutazione presso la Nuova Provincia dei Cappuccini per il Lazio, l’Umbria e l’Abruzzo che sta esaminando l’ipotesi di concludere la secolare esperienza alatrense (la decisione è attesa per la fine di maggio p.v.). Per questo occorre mobilitarsi a tutti i livelli e intervenire presso tutte le sedi per non assistere impotenti ed inermi alla cancellazione di un pezzo di storia della nostra comunità; si chiede al sindaco, a tutti i consiglieri comunali, alle massime istituzioni religiose locali di intraprendere qualsivoglia iniziativa presso le sedi competenti per scongiurare il pericolo di chiusura. Da parte nostra, conclude Cianfrocca, intraprenderemo come gruppo Alatri Comunità ogni iniziativa che coinvolga l’intera comunità cittadina al riguardo”. Lo comunica il candidato a sindaco Maurizio Cianfrocca.
Redazione Digital