Apertura ospedale Anagni, in Regione manca il numero legale
Nella seduta del Consiglio Regionale, raccogliendo la richiesta dell’Amministrazione Comunale di Anagni, Fratelli d’Italia, tramite il Consigliere Regionale Giancarlo Righini, ha presentato una mozione per la riapertura immediata dell’Ospedale della città dei papi. I favorevoli sono stati 17, 8 gli astenuti ed i contrari e, nonostante il voto positivo, la mancanza del numero legale in aula ha impedito l’approvazione della mozione. Il sindaco di Anagni Daniele Natalia dichiara: “La mancanza del numero legale ha impedito di riaprire l’Ospedale della nostra città. Nel corso degli ultimi mesi i contatti tra la nostra Amministrazione e la ASL Frosinone, anche a fronte della questione vaccini da affrontare congiuntamente, si sono rafforzati. A restare sempre sorda alle nostre richieste è stata la Regione Lazio. Non tanto il voto in aula ma le assenze hanno condizionato la riapertura del nostro Ospedale, e questo mi fa pensare che, in fondo, il problema con l’Ospedale di Anagni sia di natura politica e che quella dei costi sia in sostanza una scusa. Ringrazio l’Onorevole Righini per essersi fatto portavoce delle istanze di 80.000 cittadini che chiedono solo di poter godere del loro diritto alla salute ma, contemporaneamente invito i tre Consiglieri ciociari assenti, a riflettere su quanto pesante e negativo sia stato questo loro gesto. Non esistono cittadini di serie A e di serie B, così come non vi sono zone della Provincia che hanno più diritti di altre”. Assenti dall’aula sono stati i Consiglieri Mauro Buschini (PD), Sara Battisti (PD) e Pasquale Ciacciarelli (Lega), tutti e tre eletti in Provincia di Frosinone. Anche il vicesegretario provinciale di Fratelli d’Italia Riccardo Ambrosetti ed il Presidente del Consiglio Comunale di Anagni Davide Salvati si sono espressi sulla vicenda: “È particolarmente grave il fatto che a far mancare il numero legale siano stati tre Consiglieri Regionali eletti in Provincia di Frosinone. La mozione di FdI era calendarizzata e se ne conosceva quindi il giorno di discussione, a maggior ragione la mancata presenza di Buschini, Battisti e Ciacciarelli risulta essere grave. La mancata approvazione di questa mozione ha privato ancora una volta 80.000 cittadini del proprio diritto alla salute.Ora, a noi le recriminazioni interessano poco, la storia, anzi, la “passione” della chiusura dell’Ospedale di Anagni la conosciamo, ma oggi si poteva davvero riaprirlo.L’assenza dall’aula di Battisti, Buschini e Ciacciarelli pesa come un macigno sul futuro della battaglia in difesa della sanità sul nostro territorio.Se ancora una volta ci è stato negato il diritto sacrosanto alla salute sappiamo chi sono i colpevoli; se l’area nord della Provincia di Frosinone non ha diritto ad un Ospedale ora conosciamo i nomi di chi si ostina a non volerlo; se i cittadini, giovani e meno giovani, di Anagni e del comprensorio continueranno a dover sperimentare sulla propria pelle l’esodo per le cure dovranno chiederne conto a Buschini, Battisti e Ciacciarelli”.
Redazione Anagni