Frosinone, vietato l’accesso ai residenti ecco la raccolta firme “Vogliamo il pass”
I residenti di Frosinone alta non ci stanno e hanno deciso di passare dalle parole ai fatti. Il crescente malcontento deriva dalle misure introdotte dal Comune capoluogo che, dal prossimo 17 giugno fino al 31 di ottobre, impediranno ai cittadini che vivono in Corso della Repubblica, Via Belvedere, Via Tiravanti e buona parte del centro storico, di accedere presso le loro abitazioni dalle 20.00 alle 24.00 per quattro giorni a settimana fino al prossimo autunno. Gli interessati hanno deciso così di avviare una petizione di firme. Nel documento viene infatti menzionata, più e più volte, la violazione del diritto alla libertà di movimento. L’ordinanza del Comune parla chiaro: divieto assoluto di accesso per i residenti nelle fasce orarie suindicate per i prossimi quattro mesi, oltre al divieto di sosta e circolazione adottato dal 2 maggio fino al 31 ottobre, e dunque per ben cinque mesi, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 di domenica. La polemica non accenna a diminuire, si allarga invece a macchia d’olio fino a via Giordano Bruno, dove andrà a confluire tutto il traffico veicolare nelle giornate interessate, e in piazza Santa Maria dove pare siano in programma ulteriori tagli dei posti auto.
“Siamo allibiti dall’indifferenza e dalla cortina di incomunicabilità che hanno alzato i nostri amministratori nei confronti delle esigenze di tutta la parte alta della città – riferiscono i residenti – Veniamo tacciati di una scarsa emancipazione quando tra noi ci sono professionisti, gente che ha abitato tanti anni fuori e che conosce dunque molto bene altre realtà, giovani che studiano, persone che si documentano. Qui non si parla di un cambio di mentalità, ma di violazione dei nostri diritti! E nella fattispecie del diritto di libertà di movimento del quale saremo e siamo totalmente privati dallo scorso anno! L’assessore Testa – precisano – dimostra una conoscenza dei fatti assai discutibile: a Isola Liri c’è una Ztl che agevola i residenti e i domiciliati a vantaggio degli avventori. Parliamo di un centro storico notevolmente ridotto nella sua estensione, dove però pullulano esercizi pubblici di ogni genere. E dove, per l’appunto, i residenti possono entrare e uscire dalle proprie abitazioni tutto l’anno a qualsiasi ora, poiché la circolazione viene garantita su almeno tre strade ed è naturale parcheggiare a un massimo di 30 metri da casa. Viene riconosciuta evidentemente una dignità diversa ai cittadini se si pensa poi che, in particolare d’estate, ogni sera viene garantito il servizio di ordine pubblico grazie alla protezione civile e alle guardie giurate”.
Nel frattempo aumentano i sottoscrittori della petizione che punta a Frosinone alta all’istituzione della Ztl con la dotazione di pass: “Non ci fermeremo – concludono gli intervenuti – andremo avanti fino a coinvolgere tutte le Istituzioni interessate di ogni ordine e grado, oltre agli organi di informazione utili al caso. Lo faremo soprattutto per scampare il pericolo che questa Giunta lasci in eredità alla prossima Amministrazione cittadina, un provvedimento tanto scarsamente democratico e invalidante a danno dei residenti”. Cresce la protesta e c’è anche qualcuno pronto a giurare di aver chiamato tutte le province del Lazio per un resoconto dettagliato sulla viabilità nei centri storici: in ogni dove, a Roma, Rieti, Viterbo e Latina i residenti sono stati dotati di autorizzazioni al transito. A Frosinone no.
Redazione Frosinone