Bimbo sulla copertina dell’album fa causa ai Nirvana, “Pornografia infantile”
Un bambino di pochi mesi in piscina, un amo con agganciato un biglietto da un dollaro. È la copertina di «Nevermind», l’album dei Nirvana pubblicato nel 1991, un progetto musicale ritenuto tra i più importanti degli anni Novanta e della storia del rock. Trent’anni dopo, quel bambino, Spencer Elden, diventato ormai adulto, sta facendo causa alla band per presunto sfruttamento sessuale. Il giovane sostiene che i suoi genitori non hanno mai firmato una liberatoria che autorizzasse l’uso della sua immagine nell’album. E, inoltre, che l’immagine di nudo costituisca pornografia infantile.
«Le immagini hanno mostrato la parte intima del corpo di Spencer e hanno mostrato lascivamente i suoi genitali da quando era un bambino fino ai giorni nostri», riportano i documenti legali depositati in California, benché, secondo la legge statunitense, le foto non sessuali di neonati non siano generalmente considerate pedopornografia. Tuttavia, l’avvocato di Elden, Robert Y. Lewis, sostiene che l’inclusione della banconota da un dollaro (che è stata sovrapposta dopo lo scatto della fotografia) fa sembrare il minore «come una prostituta». Il caso legale sostiene anche che i Nirvana avevano promesso di coprire i genitali di Elden con un adesivo, ma l’accordo non è stato mantenuto.
Elden afferma che la sua «vera identità e nome legale sono per sempre legati allo sfruttamento sessuale commerciale che ha vissuto da minorenne, distribuito e venduto in tutto il mondo da quando era bambino fino ai giorni nostri». A causa di quell’opera d’arte, sostiene di «aver subito e che continuerà a subire danni per tutta la vita», tra cui «stress emotivo estremo e permanente», nonché «interferenza con il suo normale sviluppo e progresso educativo» e «trattamento medico e psicologico».
Totale: chiede un risarcimento di almeno 150.000 dollari (circa 128mila euro) da ciascuno dei 15 imputati, tra cui i membri della band sopravvissuti Dave Grohl e Krist Novoselic; l’amministratore del patrimonio di Kurt Cobain; l’ex moglie di Cobain, Courtney Love; e il fotografo Kirk Weddle. I rappresentanti dei Nirvana e delle loro etichette discografiche devono ancora rilasciare commenti. Elden ha ricreato la copertina dell’album diverse volte da adolescente e da adulto — indossando sempre il costume da bagno — per celebrare il 10°, 20° e 25° anniversario di «Nevermind».
In passato Elden ha tuttavia espresso sentimenti di ambivalenza verso il servizio fotografico oggi al centro della causa. Nel 2016, a «Time Magazine» riferì di essere «un po’ arrabbiato» per la sua notorietà una volta diventato adulto. «Ero poco più che un neonato e già facevo parte di questo enorme progetto discografico», ha commentato. Aggiungendo: «È difficile non arrabbiarsi quando si sente quanti soldi sono in ballo. Quando vado a una partita di baseball, penso: “Amico, tutti qui oggi hanno probabilmente visto il mio piccolo pene da bambino”, mi sento come se mi fossero stati revocati parte dei miei diritti umani»,
In altre interviste, è stato meno pessimista sulla foto. «È sempre stata una cosa positiva e mi ha aperto le porte», ha detto al Guardian sei anni fa . «Ora ho 23 anni e sono un artista, e questa storia mi ha dato l’opportunità di lavorare per cinque anni con Shepard Fairey, un’esperienza fantastica. È un grande conoscitore di musica: quando ha sentito che ero il bambino dei Nirvana, ha pensato che fosse davvero cool». Nel 2008, il padre di Spencer, Rick, ha raccontato il servizio fotografico alla rete radiofonica statunitense NPR, ricordando che gli erano stati offerti 200 dollari per partecipare. «Avevamo appena dato una grande festa in piscina e nessuno aveva idea di cosa stesse succedendo!». La famiglia dimenticò rapidamente il servizio fotografico fino a quando, tre mesi dopo, la coppia vide la gigantografia della copertina di «Nevermind» appesa sulla facciata della Tower Records di Los Angeles. Due mesi dopo, un servizio di NPR diceva: «La Geffen Records ha inviato a Spencer Elden, di un anno, un album di platino e un orsacchiotto». «Nevermind», che include i successi «Smells Like Teen Spirit», «Come As You Are» e «Lithium», ha venduto 30 milioni di copie in tutto il mondo. corriere.it