Premio Nobel per la fisica all’italiano Giorgio Parisi, “Non me lo aspettavo”
L’italiano Giorgio Parisi, 73 anni, ha vinto il Nobel per la Fisica, insieme al giapponese Syukuro Manabe e il tedesco Klaus Hasselmann. Il premio è stato assegnato «per i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi». Il premio, assegnato dalla Accademia reale svedese delle Scienze ha il valore di poco meno di 1 milione di euro. «Sono felice, “, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità», ha detto Parisi in collegamento con l’Accademia delle Scienze di Stoccolma.
Le ricerche del 90enne Manabe e di Hasselmann, 89 anni, hanno contribuito a definire «la modellazione fisica del clima terrestre, quantificando la variabilità e prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale»; quelle di Parisi hanno riguardato «la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria». Le sue scoperte — si legge nelle motivazioni del Nobel — «sono tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi». Quello assegnato a Parisi è stato quasi un «Nobel annunciato». Poche settimane fa, infatti, lo scienziato – primo italiano – era entrato nella prestigiosa lista Clarivate Citation Laureates, considerata una sorta di «anticamera del Nobel».
Parisi è presidente della classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali dell’Accademia dei Lincei, ordinario di Fisica teorica dell’Università La Sapienza di Roma e ricercatore associato dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Recentemente gli era stato assegnato il premio Wolf (2021) e in precedenza aveva ottenuto altri importanti riconoscimenti come la Medaglia Boltzmann (1992), la Medaglia Dirac per la fisica teorica (1999) e la Medaglia Max Planck (2011). Nato a Roma nel 1948, Parisi è stato presidente dell’Accademia dei Lincei dal 2018 al 2021. Le sue ricerche hanno spaziato in numerosi campi: dalle particelle elementari alla meccanica statistica, dalla fluidodinamica alla materia condensata, dai supercomputer ai sistemi complessi come le reti neurali, dal sistema immunitario al movimento di gruppi di animali. Parisi ha completato i suoi studi alla Sapienza di Roma dove si è laureato in fisica nel 1970 sotto la guida di Nicola Cabibbo.
Non è facile riassumere gli ambiti degli studi di Giorgio Parisi, che hanno spaziato in numerosi campi. Le sue ricerche sulla teoria dei materiali disordinati e dei processi casuali descrivono fenomeni diversi e in apparenza del tutto casuali e hanno trovato applicazioni in diverse discipline, come la fisica, la matematica, la biologia, le neuroscienze e l’apprendimento automatico. corriere.it