Frosinone, l’orologio del Campanile torna a funzionare “Guerra ai piccioni”
L’amministrazione comunale procederà, nei prossimi giorni, alla manutenzione del campanile di pertinenza alla Chiesa di S. Maria, con la riparazione dell’orologio e l’installazione di reti e dissuasori anti-volatili. Gli uffici hanno infatti redatto la determina a contrarre e contestuale affidamento a una azienda specializzata.
Con tale intervento, il Comune intende così ripristinare la funzionalità dell’orologio e impedire l’intrusione di volatili all’interno del campanile, causa di problemi, in passato, sia sotto il profilo del decoro, sia di accessibilità per le attività manutentive e per le possibili aperture al pubblico.
L’ufficio ha quindi proceduto mediante affidamento diretto dell’intervento attraverso il mercato elettronico della pubblica amministrazione, per l’importo di € 9.000,00 oltre a € 722,60 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso e IVA al 22%, per un totale di € 11.861,57.
Il campanile di pertinenza della Chiesa di S. Maria, situato nel Centro Storico della Città, rappresenta uno dei simboli principali del Comune di Frosinone ed elemento caratteristico del profilo della Città. Di altezza superiore ai 40 metri, la torre è costituita da un basamento a pianta quadrata e tre ordini di bifore sui quattro lati. Il basamento e il primo ordine di bifore sono interamente realizzati con materiali provenienti da costruzioni precedenti, come i grandi blocchi di calcare e di basalto, con tutta probabilità provenienti, rispettivamente, dalle mura e dai lastricati stradali della città romana. Gli ultimi due ordini di bifore e il coronamento presentano una cortina regolare in blocchetti squadrati. Nella parte più alta, al di sopra di una cornice ad archetti ciechi, si presenta la struttura di coronamento a base ottagonale, contenente l’orologio, sormontata dalla cupola. Nel diciassettesimo secolo il Campanile era già dotato di più campane e, soprattutto, dell’orologio pubblico. La costruzione, sicuramente preesistente al diciassettesimo secolo (se ne fa menzione espressamente come la “Torre Campanaria”, nota anche come “Torre Delle Grazie”), è forse di antica origine medievale, considerando la sua pertinenza alla chiesa di Santa Maria, quest’ultima documentata a partire dalla prima metà del XII secolo. Nel diciottesimo secolo un evento radicale segnò le vicende del campanile: per l’ampliamento della Chiesa, sollecitato nel 1717, il Collegio dei Canonici della Cattedrale ritenne necessario “demolire il Campanile che occupava un angolo della medesima” e, a questo scopo, acquistò il terreno per la nuova costruzione, posta in un “sito contiguo” alla precedente. Nel 1743 il nuovo campanile attendeva di essere ultimato, forse conservando l’aspetto e parte dei materiali originari. Nel corso del diciannovesimo secolo non dovettero verificarsi interventi di rilievo, così come limitati furono i danni provocati dai bombardamenti del 1943; a differenza della vicina Cattedrale, il Campanile subì la sola parziale distruzione della cornice di coronamento e dell’orologio.
Redazione Frosinone