Veroli, “Internet funziona ma manca tutto il resto” Andrea resta 3 settimane poi lascia il paese

di Laura Pagliaroli

Una storia non gratificante quella di Andrea che è rimasto a Veroli 3 settimane e poi ha deciso di lasciare il paese. “Ho potuto lavorare in smart working senza disagi, internet funzionava. Il paese è bellissimo ma manca tutto il resto. Abitavo nel centro storico, la linea era veloce e sarei rimasto molto più tempo ma in quelle condizioni era difficile”.

Da Bologna Andrea ha deciso di trasferirsi a Veroli potendo lavorare da remoto. “Ho conosciuto la Ciociaria tramite un programma in onda sulla Rai, ho raccolto un po’ di informazioni e vedendo delle immagini in rete ho scelto Veroli. Ho preso in affitto un piccolo appartamento, pagavo circa 400 euro al mese anche se sono rimasto 3 settimane. Gli abitanti del posto sono stati molto ospitali, soprattutto l’edicolante. Di mattina qualcuno si vedeva in giro ma già dal primo pomeriggio il centro era vuoto, a parte qualche sera nel week end. Pur essendo in montagna internet non creava problemi, mancava però tutto il resto. Mancava la gente, pochissime persone in giro, negozi inesistenti, servizi carenti. Senza macchina sei tagliato fuori. Per questo ho deciso di tornare in Emilia e tra non molto andrò in Umbria, sarò in smart working a Città di Castello finché la mia società di consulenza non mi farà tornare in sede”.

Un’altra occasione persa per la città che avrebbe potuto investire in quasi due anni richiamando numerosi lavoratori in smart working, rigenerando economia e allo stesso tempo assicurando servizi efficienti e vivibilità appropriata. In realtà quasi nessuno si è trasferito a Veroli e chi lo ha fatto è rimasto un breve periodo. Poi è fuggito.