Prende il reddito di cittadinanza ma è un noto malvivente, arrestato usuraio

Ha approfittato della pandemia per prestare soldi a tassi da usura, ma dopo un’indagine della divisione Anticrimine della questura di Torino il Tribunale ha disposto la confisca di beni e conti correnti per un valore di cinquecentomila euro. Nei guai è finito N.L. un pluripregiudicato settantenne, già indagato per reati dello stesso tipo. Gli investigatori hanno sequestrato due appartamenti, alcune automobili e conti correnti. Beni che l’uomo aveva accumulato illecitamente, mentre per lo Stato risultava nullatenente tanto da beneficiare del reddito di cittadinanza. 

N.L. attualmente agli arresti domiciliari, si sarebbe reso responsabile di diversi reati di natura predatoria già dal principio degli anni ’70. Con il passare degli anni, si è dedicato allo strozzinaggio, con la collaborazione dei familiari. Il settantenne è stato riconosciuto dal Tribunale come «soggetto pericoloso» e, su proposta del questore, è stato sottoposto a sorveglianza speciale per 4 anni. 

«L’obiettivo perseguito dagli investigatori – spiegano dalla questura di Torino -, è di sottrarre i patrimoni illecitamente accumulati a coloro che, anche in questo periodo di crisi pandemica, hanno approfittato delle situazioni di disagio economico e di povertà diffusa, elargendo prestiti in denaro con applicazione di ingenti tassi di interesse, rendendosi responsabili del reato di usura, spesso accompagnato all’utilizzo di metodi violenti ed estorsivi». corriere.it