A soli 7 anni inizia a danzare al San Carlo, ecco la splendida storia di Irene De Rosa
A soli 7 anni inizia a danzare al Teatro San Carlo. Oggi ne ha 25 e Irene De Rosa è nel corpo di ballo del Teatro d’Opera più antico del mondo.
“Il mio sogno nel cassetto è sempre stato quello di diventare una ballerina e ho iniziato a lavorarci affinché si realizzasse sin dall’età di 7 anni che decisi di partecipare all’audizione al teatro San Carlo sotto la direzione di Anna Razzi – ha affermato De Rosa – Da quando, incredula, fui ammessa non ho mai più smesso di danzare. Nel 2014 mi diplomai e lo stesso anno partecipai all’audizione per entrare a far parte del corpo di ballo. Quando seppi di avercela fatta mi sentii pervasa da tantissime emozioni, vidi il sogno di quella bambina realizzarsi. Ricordo lo stupore che mi regalò il tragitto per raggiungere la sala dove avrei tenuto il provino, stupore dovuto a quell’architettura incredibile dalla quale non puoi non restare rapito. L’emozione, a distanza di tanti anni, è sempre la stessa.
Napoli e il Teatro d’ Opera più antico del mondo un connubio indissolubile. “Sfido chiunque a non restare folgorato dall’architettura e dalla storia del San Carlo che è la mia seconda casa e sono grata alla vita per questo. Credo di potermi classificare come una vera e propria partenopea. Io sento di essere legata alla mia città da una sorta di cordone perché ogni volta che sono fuori sento il desiderio di tornare a casa, a Napoli. Nutro un amore incondizionato verso la mia città. Amo il mare e, sopratutto, nei momenti di sconforto, elargisco i miei pensieri, le mie preoccupazioni, alle sue onde e mi ritorna indietro un senso di leggerezza che solo Napoli e il suo mare è capace di donarmi.
Giornate frenetiche, tante soddisfazioni ma attenzione all’alimentazione. “Comincio alle 10 con le lezioni e proseguo poi con le prove degli spettacoli fino alle 17. La danza mi sottrae molto tempo e sopratutto molta energia, il che mi rende poco incline alla vita sociale almeno durante la settimana. Nel weekend, però, ritaglio del tempo per le mie amiche e per la mia famiglia perché se è vero che danzare è una parte imprescindibile della mia vita e di cui non potrei fare a meno è anche vero che non è tutto.
L’ alimentazione è fondamentale per un ballerino, motivo per cui io seguo da sempre una corretta alimentazione equilibrata. Non ho la fortuna di avere un metabolismo veloce e quindi, nonostante sia sempre in movimento, mi concedo raramente il lusso di uno sgarro. Questo è sicuramente uno dei sacrifici che un ballerino deve mettere in conto se intende raggiungere degli obiettivi ed io l’ho fatto. È una strada tutta in salita, sicuramente. La differenza la fa la volontà, l’impegno e la costanza che si mette per realizzarli. Non nego che la danza presuppone tante rinunce ma quello che è certo è che io non le vivo come tali. Si tratta di priorità: se sai quello che vuoi nessuna rinuncia ti pesa”.
Infine De Rosa lancia un messaggio messaggio a chi vuole iniziare questo percorso. “Crederci, non rrendersi di fronte alle prime difficoltà; la danza è un mondo fatto di cose bellissime ma altrettante cose difficili. Non aver paura se qualche volta i piedi faranno troppo, conservare sempre la grinta per provarci e riprovarci ogni giorno”.
Redazione Digital
Foto: Luigi Bilancio