Frosinone, nuova rotatoria zona industriale “Mancano fabbriche e posti di lavoro”
“L’inaugurazione della rotatoria ASI 4 è sicuramente un passo in avanti sotto l’aspetto dell’ammodernamento di una zona industriale che, dagli anni 90, è praticamente rimasta invariata – hanno affermato il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli e il presidente del consiglio provinciale Luca Zaccari – A ben vedere, sembra una toppa messa per coprire un buco enorme in cui la viabilità è l’ultimo dei problemi reali: perché, analizzando la situazione di tutto il consorzio industriale, si nota come questa sia ben al di sotto delle sue reali potenzialità produttive, con importanti difficoltà di sviluppo e con l’enorme ostacolo del SIN, che assieme alla sua gestione scellerata da parte della stessa amministrazione regionale che tanto si vanta di tenere a cuore il territorio, sta impedendo l’arrivo di fondi da parte dei privati per ammodernare ed ampliare i propri impianti a causa delle continue ingerenze, ritardi burocratici e un non così spassionato interesse nella nostra terra come tanto decantato nei comizi elettorali. Zingaretti, inoltre, ha tirato fuori un concetto che dovrebbe far ancor più riflettere: cioè che la zona industriale nel frusinate rappresenta il 75% dell’export della Regione Lazio, una percentuale altissima se pensiamo a cosa hanno passato piccoli, medi e grandi imprenditori negli ultimi 15 anni, senza chiaramente togliere nulla a tutti quegli operai che hanno lavorato in condizioni amministrative precarie e che più di tutti hanno subito sulla loro pelle prima la crisi economica, poi la lentissima ripresa; e bene, al netto di questo ultimo dato, come si può abbandonare un territorio così importante per la regione a se stesso? Com’è possibile che nonostante vari progetti, fondi ottenuti da ogni ente nazionale e sovranazionale, promesse faraoniche da campagna elettorale, l’ASI del frusinate viva ancora un periodo di enorme difficoltà, amplificato dallo scempio della gestione delle bonifiche dei terreni inquinati che tutt’oggi stanno bloccando la nascita di nuovi, moderni e più ecologici impianti industriali?”.