“Coltivo e fumo cannabis è come un bicchiere di vino”, Santori delle Sardine nella bufera

Mattia Santori non ha mai fatto mistero del rapporto tra lui e «la sua signorina». Tra manifestazioni e libri sulla cannabis, sul tema della sua legalizzazione si era sempre esposto in prima linea. Mai prima d’ora però lo aveva fatto in modo così esplicito. «Ne avevo tre di piantine, è come un bicchiere di vino buono, so cosa fumo, so chi ho pagato. Io non voglio che il mio consumo di una canna ogni tre giorni vada a finanziare i malviventi», ha detto il leader delle Sardine a margine degli «Stati generali della cannabis», organizzati a Milano venerdì scorso. Apriti cielo. Ne è scaturito un polverone politico trasversale – nei giorni in cui il disegno di legge sulla cannabis è in discussione in Parlamento – a partire dal ruolo di Santori che è consigliere delegato alle Politiche giovanili al Comune di Bologna. Si va dai consiglieri d’opposizione (Lega) che hanno chiesto al sindaco di ritirare la delega, fino al fuoco amico del consigliere regionale Pd Paruolo che ha definito «indifendibili» le sue dichiarazioni. Il sindaco Matteo Lepore lo ha «ammonito»: «Sono perché la legge sia rispettata anche quando la si vuole cambiare». corriere.it