Spopola la pizza con scaglie d’oro, costa 99 euro ecco la novità dell’estate

Se il mattino ha l’oro in bocca, c’è un ristorante a Jesolo dove lo si può gustare puro, a 24 carati, sia a pranzo che a cena. La pizza «Mimi La Regina d’Oro 24K» del ristorante ‘Da Robert’ è composta da fior di latte, salsa di pomodoro, 200 grammi di burrata di bufala e infine foglie e sfilacci d’oro, 100% commestibile. Il prezzo? 99 euro. «Il cliente vive un momento di gloria – spiega Robert Nedea, titolare del ristorante. – L’oro è l’unico metallo puro commestibile, e da sempre è simbolo di potere. Anche mangiarlo fa sentire una persona forte, potente».
L’idea di fare la pizza con l’oro è stata suggerita a Robert da una battuta del figlio Alessandro. «Nei ristoranti di Dubai cospargono le bistecche con l’oro e le vendono a mille dollari. Dovremmo farlo anche noi sulle nostre pizze!». Robert ha preso molto sul serio l’idea del figlio e, a due mesi dalla prima infornata, i risultati si vedono. Tra i quattro e i cinque clienti settimanali ordinano il piatto più costoso del menù.«La settimana scorsa ne abbiamo vendute cinque in una sera! Di solito sono turisti stranieri, ma anche albergatori locali e giovani che vogliono strafare. Chi compra la pizza d’oro lo fa per impressionare la gente al tavolo con lui o le nostre cameriere, lasciando minimo 25 euro di mancia. Di solito ordina anche una bottiglia di champagne – spiega Robert. – Noi serviamo la Mimi Regina d’Oro accompagnandola con la canzone ‘We Are the Champions’. Se i clienti accettano facciamo sapere a tutto il locale che l’hanno ordinata». Le «pepite» da sfilacciare sulla pizza dopo la cottura vengono acquistate su internet da una ditta specializzata in oro commestibile 100% alimentare, in genere usato nel campo della pasticceria, soprattutto in Francia, Spagna e nei paesi arabi, spiega Robert. «Abbiamo sostituito la burrata alla bufala perché dona alla pizza più stile. La preparazione non dura più di un minuto e mezzo. A pizza finita la ricopriamo con foglie e straccetti d’oro, sparsi come briciole – spiega Robert. – Il gusto è segreto. Solo chi la prova può scoprirlo».
Robert Nedea vive a Jesolo da trent’anni. Proveniente da una famiglia di pasticceri, Robert ha applicato alla sua pizza gli impasti usati per il pane nei paesi di montagna dell’est Europa, abbinandoli allo stile napoletano. Il risultato è una pizza con il bordo alto, soffice e ad alta digeribilità. L’invenzione dorata di Robert riporta alla polemica social che ha infiammato l’inizio di quest’estate. La pizza al Pata Negra venduta a 65 euro al nuovo ristorante Crazy Pizza di Flavio Briatore, che ha sollevato indignazione e diviso gastronomicamente l’intero paese. «La Mimi Regina d’Oro non c’entra niente con questa polemica. L’abbiamo inventata due mesi fa – spiega Robert. – Le proteste non mancano, sui social la trovano inutile. Si chiedono ‘mangio oro per capire cosa?’. La verità è che il lusso va pagato, così come le emozioni diverse che si provano assaggiando l’oro». Dopo il dibattito scatenato sui social dalla pubblicazione della sua pizza d’oro, Robert racconta di aver ricevuto più di 800 richieste di amicizia. «La gente mi chiede se serve prenotare la pizza in anticipo, ma la particolarità è che è fissa in menu, e pronta in qualsiasi momento – spiega Robert. – Abbiamo la nostra ‘banca’ in cucina». corriere.it