Festival del Teatro medievale e rinascimentale in Ciociaria, artisti da tutto il mondo

La kermesse teatrale della città dei papi presenta anche quest’anno un programma ampio e con artisti di spessore internazionale che avranno il compito di declinare, attraverso la potenza immaginifica del teatro, il tema scelto dall’Amministrazione Comunale e dal Direttore Artistico Giacomo Zito per questa edizione: la bellezza progetto sostenibile. Si inizia il prossimo 20 agosto, con uno tra gli spettacoli più significativi di tutta la produzione nazionale, che racchiude già nel titolo il suo rapporto, intimo e universale insieme, con la bellezza sostenibile: “Paradiso dalle tenebre alla luce”, scritto e interpretato da Simone Cristicchi, che offrirà la sua personale visione di una possibile salvezza, con le musiche dal vivo eseguite dall’orchestra de “I Giovani Filarmonici Pontini” e con proiezioni immersive sulle mura della cattedrale di Santa Maria. Domenica 21 agosto va in scena “L’Avaro”, opera di Molière cardine della drammaturgia mondiale, interpretato da Andrea Buscemi ed Eva Robin’s, che stigmatizza la cecità dell’uomo causata dal suo egoismo. Martedì 23 agosto, poi, il sipario del Festival si alzerà su “Falstaff e le allegre comari di Windsor”, un capolavoro di William Shakespeare dove l’immortale personaggio è interpretato da Edoardo Siravo nella prestigiosa versione di Roberto Lerici. Giovedì 25 agosto tocca a Marco Simeoli e Francesca Nunzi, due straordinari attori, divertire il pubblico con “Shakespeare per attori anziani”, una novità assoluta di quest’anno per la regia di Claudio Insegno. Venerdì 26 agosto sarà uno dei più apprezzati attori emergenti del cinema e della televisione, nonché attore di grande esperienza teatrale, Giovanni Scifoni, con il suo one man show “Anche i Santi hanno i brufoli”, a condividere con il pubblico molti paradossi della nostra esistenza. A chiudere il Festival, sabato 27 agosto, sarà l’opera lirica di Giuseppe Verdi “Otello”, che riempirà di musica e visioni Piazza Innocenzo III, con la direzione del maestro Claudio Maria Micheli. Dunque un programma a tutto campo, come nella migliore tradizione del Festival anagnino, con eventi che coinvolgono un significativo numero di artisti, garantendo un’offerta plurale per generi e linguaggi, ivi compresa l’opera lirica, marchio di fabbrica delle ultime cinque edizioni. «Al Festival abbiamo creduto da sempre – ha affermato il sindaco Daniele Natalia – Per la crescita culturale e sociale della città di Anagni, il Festival del Teatro medievale e rinascimentale è un investimento strategico e di lungo periodo. La capacità del Festival è quella di raccontare la realtà che ci circonda, di avere uno “sguardo contemporaneo” ma attraverso le grandi opere del teatro medievale e rinascimentale, con intuizioni artistiche e teorico-critiche che hanno fatto di questa manifestazione il centro dell’offerta teatrale di questo territorio. Anagni è una città di straordinario fascino ed ogni occasione deve essere opportunamente cavalcata per presentarla al mondo. È per questo che la XXIX Edizione si fa portavoce della bellezza quale veicolo di azioni di sostenibilità sociale e ambientale, per promuovere in ogni cuore, insieme alla nostra città, la cultura della responsabilità. Il Festival è una manifestazione con radici ben piantate ad Anagni, in una dimensione locale, ma ormai conosciuta in Italia ed Europa». «In questa XXIX Edizione promuoviamo la cultura della bellezza in un contesto in cui farlo riesce naturale, proponendoci di stimolare e incoraggiare comportamenti responsabili per preservare un mondo piacevole da abitare, partendo dal minuscolo e meraviglioso luogo in cui abitiamo – ha aggiunto l’assessore alla cultura Carlo Marino – Ancora una volta il Festival si propone di valorizzare la Città dei Papi, proponendo spettacoli di valore e artisti di notevole spessore: non abbiamo smesso di promuovere Anagni nemmeno durante il capitolo più nero degli ultimi anni e continueremo a farlo ripartendo esattamente da questo evento che ogni anno aggiunge un tassello al suo straordinario valore artistico e culturale, a vele spiegate verso il 30° Anniversario, che celebreremo con i fasti che questo evento merita». «Difendere e di­ffondere il principio di bellezza progetto sostenibile attraverso i linguaggi del teatro, della musica, della danza, oltre che dei moderni linguaggi multimediali, è il particolare obiettivo che ci siamo dati in occasione di questa XXIX Edizione del Festival – ha concluso il direttore artistico del Festival Giacomo Zito – Partiamo avvantaggiati, non c’è dubbio: basti considerare la straordinaria scenografia urbana, e ancor prima quella naturale, che Anagni o­ffre agli artisti ospiti e al pubblico di appassionati e di turisti, oltre che ai cittadini. Un luogo di grande energia, alimentata dalla preziosissima acqua che scorre sotto la pietra, dalla ricchezza della terra, dal sole che illumina la collina su cui sorge l’antichissima città». La direzione tecnica è affidata a Peppino Scandorcia e quella teorico-critica, nonché la presentazione, a Gaetano D’Onofrio.

Redazione Anagni