Presidenza Asi, De Angelis: «Sono un uomo delle istituzioni»
“Oggi, la prima cosa che farò, sarà andare a Ripi in un momento di commozione e soddisfazione: mi recherò al cimitero e porterò rose rosse a mia madre, da poco scomparsa, e che sarebbe stata felicissima in questa giornata. Per mio padre invece garofani rossi, i suoi preferiti: voglio condividere con loro questa grande gioia”. Queste le prime dichiarazioni del nuovo Presidente dell’Asi On. Francesco De Angelis a margine dell’elezione avvenuta questa mattina al consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Frosinone. “Voglio ringraziare chi è stato al mio fianco iniziando dal presidente uscente Giovanni Proia che ha svolto un grandissimo lavoro durante il suo mandato, Marcello Pigliacelli presidente della Camera di Commercio, le imprese che mi hanno sostenuto e i sindaci del territorio. Sottolineo l’importanza del lavoro di Mauro Buschini su mandato del Partito Democratico: si è adoperato per unire le forze della provincia e i risultati sono stati magnifici. Ora bisogna iniziare da subito per restituire competitività al sistema economico e produttivo della provincia di Frosinone: servono servizi, infrastrutture, più innovazione e investimenti nella ricerca. Urge, chiaramente, il sostegno alle piccole e medie imprese che sono la spina dorsale della nostra economia. In un grande gioco di squadra, dobbiamo vincere la sfida difficile rappresentata dalla devastante crisi che ha colpito le nostre famiglie e solo unendo le forze si potrà imboccare la strada della rinascita per il Paese”. Poi De Angelis si è soffermato sui primi obiettivi da centrare da Presidente dell’Asi. “Sono un uomo delle istituzioni e pur da rappresentante del Partito Democratico lavorerò al di sopra delle parti per il bene di questo territorio. Inizieremo già da lunedì perché ci sono questioni che meritano attenzione immediata: dalla situazione della Videocon passando per Amazon che può rappresentare un’opportunità fondamentale per nuovi investimenti in Provincia. Bisogna correre perché il tempo è prezioso: la macchina deve essere snellita e la burocrazia deve essere ridotta perché i tempi dell’impresa non sono quelli della politica e della pubblica amministrazione. Per l’Asi, dunque, via i lacci della burocrazia perché solo in questa maniera potremo essere un ente di supporto per un nuovo sviluppo delle nostre imprese”.