Si addormenta mentre allatta, il figlio neonato muore soffocato
È da poco passata la mezzanotte dell’8 gennaio scorso, quando un pianto disperato scuote il reparto di ginecologia dell’ospedale Pertini. A lasciarsi andare al dolore, è una donna, 30 anni, italiana, mamma da 3 giorni di un maschietto. Il destino, però, le ha riservato la più crudele delle sorti. Lei si è addormentata durante l’allattamento e il suo bimbo è morto soffocato sotto il peso del suo corpo. Accanto alla donna che piange c’è un’infermiera. È toccato a lei sobbarcarsi il peso di dire alla donna cosa significhi il colore cereo della pelle del figlio. È lei ad essersi accorta, qualche istante prima, che la mamma stava dormendo, schiacciando il neonato. Ora la procura ha aperto un’inchiesta sulla tragedia. Il pm procede con l’accusa di omicidio colposo. A svolgere l’autopsia sarà il professor Luigi Cipolloni. La mamma è parte offesa. Perché il suo bambino non avrebbe mai dovuto restare tra le sue braccia. Qualcuno dell’ospedale avrebbe dovuto controllare che il neonato venisse riportato in culla dopo l’allattamento. È il protocollo a prevederlo perché una delle principali cause di morte dei neonati è il co-sleeping, e cioè il bambino di un non più di 5 mesi che si addormenta accanto al genitore. Un gesto d’amore, che tante volte si tramuta in tragedia perché l’apparato respiratorio del neonato è appena sviluppato, e basta una leggera pressione per impedirgli di respirare. Come purtroppo è accaduto tra il 7 e l’8 gennaio. corriere.it