Orsa Jj4 catturuta con una trappola a tubo, “È molto aggressiva”
Catturata l’orsa Jj4. L’orsa era ricercata per l’uccisione del giovane runner di 26 anni, Andrea Papi, nei boschi del monte Peller, sopra l’abitato di Caldes. Identificata grazie alle analisi genetiche disposte dalla Procura di Trento, l’esemplare aveva già aggredito due escursionisti nel giugno del 2020, sempre sul monte Peller. L’orsa Jj4 è stata catturata in un’area in prossimità della Val Meledrio, sulla destra orografica del torrente Noce, in val di Sole, con una trappola a tubo. L’orsa era ricercata per l’uccisione del giovane runner di 26 anni, Andrea Papi, nei boschi del monte Peller, sopra l’abitato di Caldes. Identificata grazie alle analisi genetiche disposte dalla Procura di Trento, l’esemplare aveva già aggredito due escursionisti nel giugno del 2020, sempre sul monte Peller. Era accompagnata da tre cuccioli in fase di svezzamento, al secondo anno vita. Lo ha reso noto, in conferenza stampa, il dirigente del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento, Raffaele De Col. “Si è trattato di un lavoro selettivo, di pazienza, complicato dalla presenza di tre cuccioli del peso compreso tra i 35 e 40 chilogrammi. Due cuccioli sono entrati nella trappola assieme alla madre e poi sono stati rilasciati. Si tratta di esemplari ormai autonomi che si sono allontanati immediatamente”, ha spiegato De Col, parlando del momento “ideale per la cattura dell’orsa”. L’area delle operazioni, che non viene resa nota per la sicurezza dei cuccioli, era stata attrezzata con fototrappole e due trappole a tubo, contenenti della frutta. “A dimostrazione dell’aggressività dell’esemplare, Jj4 ha distrutto diverse fototrappole e i cartelli presenti in zona”, ha aggiunto De Col. A cattura avvenuta, sul posto è intervenuta una squadra specializzata del Corpo forestale del Trentino con due veterinari, che hanno sedato l’orsa. Una volta lasciati liberi i due cuccioli, l’esemplare adulto è stato trasferito nella trappola a tubo al Centro faunistico del Casteller. “Alle due di notte, Jj4 si è svegliata. L’esemplare è in salute”, ha detto De Col. Lo scorso 14 aprile, il Tar di Trento ha emanato un decreto di sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa firmata dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, lasciando comunque aperta la possibilità di cattura. Ieri la Provincia ha depositato i documenti richiesti dal tribunale, assieme alla richiesta di revoca dell’atto. Secondo quanto precisato da Fugatti in occasione della pubblicazione del decreto del Tar, l’esemplare verrà trasferito nel centro faunistico del Casteller (dove è rinchiuso anche l’orso M49), in attesa della decisione del Tar. “Il corpo forestale ha catturato Jj4 con una trappola a tubo intorno alle 23 di ieri notte. La cattura dimostra che le nostre strutture sono in grado di catturare animali pericolosi in tempi rapidi”, ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in conferenza stampa. “È una notizia che avremmo voluto dare nel 2020, quando chiedemmo di catturare Jj4. Oggi c’è l’amarezza per quanto accaduto nel frattempo”, ha detto Fugatti. “Ora per noi il problema non è più Jj4, ma la convivenza uomo-animale. Chi vuole bene al progetto non pensi a quest’orsa, ma ci aiuti a trasferire gli esemplari in sovrannumero”, ha detto Fugatti. “Chi ora si preoccupa delle condizioni di Jj4 fa ideologia e non ha a cuore la sopravvivenza del progetto Life Ursus”, ha specificato. “Oggi è convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dove punteremo attenzione su altri due soggetti pericolosi: gli orsi Mj5, per cui c’è già un parere favorevole di Ispra all’abbattimento, e M62, per cui chiederemo l’abbattimento”, ha concluso Fugatti. ansa.it