Rider picchiato dal cliente per 3 euro, “Voleva la consegna al piano”

«Risentiamoci tra un’oretta perché sto facendo una consegna». Parla dal suo casco con la connessione bluetooth mentre pedala più veloce che può tra Buccinasco, la Barona e Lorenteggio. Giuseppe Di Maggio, 45 anni, lavora per Deliveroo dal 2018, dopo un passato come corriere e una parentesi da cuoco in Germania. Quella consegna è andata bene. A differenza di un’altra, sabato scorso, intorno all’ora di pranzo. Giuseppe riceve un ordine da portare in Largo Cavalieri di Malta. Guadagno per lui 3,77 euro. Fa il suo, al solito. Ma dal citofono iniziano le minacce verbali, che si tramutano in botte. Un’aggressione sul posto di lavoro per non aver soddisfatto le richieste del cliente: «Li tratto sempre alla stessa maniera. Non voglio dire cosa siano questi», commenta. E prosegue: «Ho scelto io di muovermi in quest’area. In centro a Milano ci sono troppi rider per poco lavoro». Un fatto accaduto a lui che, iscritto al sindacato Uiltucs dal febbraio 2019, ha fatto delle battaglie dei diritti dei rider una bandiera.

Redazione Digital