Opportunità di lavoro, Amazon assume ecco come presentare la candidatura
Amazon aprirà un nuovo centro di distribuzione a Jesi, nelle Marche. Sarà l’undicesimo sito con queste funzioni tra i 60 in Italia, quinto nel Centro-Sud e primo in regione. La cerimonia della posa della prima pietra del nuovo mega hub, che dovrebbe entrare in funzione nel 2025, si è svolta mercoledì 24 maggio.Per il polo logistico il colosso dell’e-commerce investirà 180 milioni di euro. Il sito darà lavoro a mille persone, con contratto a tempo indeterminato, entro tre anni, ha spiegato all’Ansa Stefano Perego, vicepresidente Amazon North America, Europe & Global Operations. «A Jesi – ha aggiunto Perego – i dipendenti lavoreranno in un ambiente moderno, sicuro e inclusivo e riceveranno uno stipendio tra i più competitivi del settore, con 1.713 euro di retribuzione lorda mensile per gli operatori di magazzino. Da non dimenticare l’obiettivo Amazon di essere carbon neutral entro il 2040. La nuova area di lavoro sarà nel ridurre plastica e cartone negli imballi». Alla posa della prima pietra c’erano anche gli studenti delll’Iis Galilei di Jesi, che hanno donato ad Amazon una capsula del tempo con lettere e podcast: tra 10 anni verrà aperta per vedere se le promesse sono state mantenute, e se nel 2033 Jesi sarà «una città migliore, più inclusiva, sostenibile e con più lavoro». Per quella data gli studenti si augurano che possa esserci più «coesione sociale», spazio ai giovani nella politica locale per «fornire consigli e pareri del loro diverso punto di vista», «abitazioni ecosostenibili e accessibili a tutti». «Per diventare sindaco – scrivono gli studenti – non sarà obbligatoria la cittadinanza italiana, ma adeguata formazione tecnica e morale per formare persone che perseguano la verità e il bene». Alla posa della prima pietra c’erano anche gli studenti delll’Iis Galilei di Jesi, che hanno donato ad Amazon una capsula del tempo con lettere e podcast: tra 10 anni verrà aperta per vedere se le promesse sono state mantenute, e se nel 2033 Jesi sarà «una città migliore, più inclusiva, sostenibile e con più lavoro». Per quella data gli studenti si augurano che possa esserci più «coesione sociale», spazio ai giovani nella politica locale per «fornire consigli e pareri del loro diverso punto di vista», «abitazioni ecosostenibili e accessibili a tutti». «Per diventare sindaco – scrivono gli studenti – non sarà obbligatoria la cittadinanza italiana, ma adeguata formazione tecnica e morale per formare persone che perseguano la verità e il bene». corriere.it