Veroli, un altro mutuo da pagare 500mila euro il palazzetto è chiuso non ci gioca nessuno
di Giorgio Mauti
Il consiglio comunale di Veroli tra l’altro ha deliberato, con voto contrario dei consiglieri di minoranza, un ulteriore finanziamento di euro 500.000,00 (cinquecentomila euro) da reperire con accensione di mutuo per “miglioramento funzionale ed efficientamento energetico” del PalaCoccia. Ma da quanti anni si parla di ristrutturazione ed adeguamento della struttura? Da tanti. L’incarico per la progettazione e la direzione dei lavori risale al 2008! Il primo lotto di lavori riguardava il periodo Ottobre 2011-Gennaio 2013. Oggi, Maggio 2023, siamo ancora ai “miglioramenti funzionali ed agli efficientamenti energetici”. Forse l’efficientamento dovrebbe riguardare chi in questi anni ha amministrato la nostra “povera” Veroli! Tanto per dare un’idea dei tempi biblici verolani basti considerare che a Roma il Colosseo fu edificato in meno di 10 anni,da circa il 70 d.c all’80 d.c. Per non dire delle Terme di Diocleziano per le quali furono necessari 8 anni, dal 298 d.c al 306 d.c. E questo ultimo complesso termale si estendeva “soltanto” su una superficie di 13 ettari ovvero 130000 metri quadrati)! Considerati i mezzi e la tecnologia dell’epoca c’è solo da vergognarsi! Ma dato che si sta parlando di impianti sportivi,come non accennare ad un’altra struttura, al “Cereate” di Casamari di cui tanto si parla. Il 4 Dicembre 2016 il sindaco in una intervista dichiarava: “Con la convenzione approvata andiamo ad avere un diritto di superficie, un vero e proprio diritto reale di proprietà, per 50 anni sull’area messaci a disposizione.Ringrazio l’abate e la congregazione dei monaci di Casamari per la sensibilità dimostrata verso il nostro territorio perché senza la loro disponibilità e condivisione del progetto non avremmo potuto avere questa occasione di avere finalmente uno stadio del calcio comunale a Veroli…”.
Un progetto del valore iniziale di 1 milione 725.000 euro con partecipazione ad un bando di finanziamento agevolato a tasso zero da parte del Credito Sportivo. Peccato però che il “diritto di superficie” consiste tra l’altro nel diritto di costruire su un suolo che è proprietà di un altro soggetto(nel nostro caso la Congregazione di Casamari). Quindi la “superficie” rientra tra i diritti “in re aliena”, in particolare tra i diritti reali di godimento.E gli “iura in re aliena” sono considerati diritti reali parziari.Qualcosa di diverso dal diritto di proprietà. Poi,nel caso in cui sia stato stabilito un termine, al suo raggiungimento (nel nostro caso 50 anni) sopraggiunge l’estinzione del diritto di superficie. L’art.953 del Codice Civile è chiaro :”Se la costituzione del diritto è stata fatta per un tempo determinato, allo scadere del termine il diritto di superficie si estingue e il proprietario del suolo diventa proprietario della costruzione”. Nel nostro caso diventerà proprietaria della costruzione la Congregazione di Casamari. Insomma un “buon” affare! A questo punto c’è solo da augurarsi che con le prossime elezioni gli attuali amministratori vengano dai Verolani mandati finalmente a casa. Intanto restano sempre attuali le parole del Principe de Curtis, in arte Totò: “E io pago,e io pago”!