Veroli, da Adecco allo staff del sindaco ecco le 3 assunzioni senza concorso pubblico
Consiglio comunale: domande e risposte mancate. Terza puntata.
di Marco Bussagli
Di domande ce ne sarebbero parecchie. Una riguarda la scelta – perfettamente legale, ci mancherebbe – del sindaco, d’implementare il suo staff personale con tre unità. Un atto che, tuttavia, si potrebbe capire meglio all’inizio della legislatura, ma che si presta a qualche riflessione a dieci mesi dal termine di questa. Così, la determina (n° 75 del Registro Particolare e 795 del Registro Generale), giacché parrebbe supplire agli inciampi nei quali è occorsa la modalità di assunzione di tre unità operative attraverso l’Adecco, l’agenzia interinale che seleziona il personale per conto del Comune. Pure qui tutto legale per carità, ma non sarebbe meglio un concorso pubblico a cui possano accedere tutti i cittadini? Anche nel caso di Adecco possono accedere tutti i cittadini – basta iscriversi –, ma sarà che io sono antiquato e un bando comunale mi sembra rassicurante. Si garantirebbe un ampio spettro, soprattutto quando ci sono cittadini che sono costretti a scrivere al Presidente della Repubblica perché si trovano in difficoltà. Lo abbiamo letto sulle pagine digitali di questo giornale e io stesso avevo segnalato il caso ai Servizi Sociali del Comune ai quali, adesso, tiro la giacchetta perché non dimentichino la loro principale missione. Non si tratta di fare beneficenza (che pure è un’ottima pratica), ma di creare le condizioni per la dignità del lavoro. Lo dice la nostra Costituzione, articolo 4: «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.». Marco Bussagli