Rapinano il figlio di Salvini, arrestati e condannati poi espulsi dall’Italia
Avevano rapinato il figlio 20enne di Matteo Salvini, Federico, lo scorso 23 dicembre in via Jacopo Palma, vicino al Pio Albergo Trivulzio. Responsabili due ragazzi irregolari di origini egiziane di 21 e 26 anni, pregiudicati, che martedì 25 luglio sono stati condannati rispettivamente a 4 anni e 6 mesi e a 3 anni e 9 mesi. Lo ha deciso il gup Guido Salvini nel processo con rito abbreviato: a pena espiata, dovranno essere espulsi. A Salvini junior, che non s’è costituito come parte civile, avevano portato via 200 euro e il telefono, poi ritrovato il giorno successivo grazie alla geolocalizzazione. I malviventi, dopo l’arresto, avevano confessato. Il più giovane era stato riconosciuto da Federico Salvini come autore materiale della rapina, mentre il complice gli avrebbe fatto da «palo». Il figlio del ministro delle Infrastrutture era stato minacciato con un coccio di bottiglia, quindi aveva
consegnato cellullare e contanti. Le indagini della squadra mobile avevano consentono di risalire anche a una seconda rapina degli stessi, messa a segno la notte di Natale contro un uomo di 38 anni. Lo avevano avvicinato con la scusa d’aver bisogno di un accendino. corriere.it