Miss Hitler, gruppo neonazista su internet “Shoah e camere a gas non esistono”

Pubblicavano post di propaganda antisemita negando l’esistenza storica della Shoah e delle camere a gas, definendole «la menzogna più grande della storia». Pubblicavano sui social e su un gruppo whatsapp contenuti razzisti e antisemiti, con frasi come «il pericolo ebraico sarà eliminato solo quando gli ebrei di tutto il mondo avranno cessato di esistere». Rischiano il processo i componenti del gruppo antisemita Ordine ario romano, attivo in tutta Italia, e smantellato nel giugno del 2021 con un’operazione dei carabinieri del Ros coordinata dalla Procura di Roma. I pm di piazzale Clodio hanno chiuso l’inchiesta sui dodici indagati: fra questi c’è anche anche Francesca Rizzi, che nel 2019 fu nominata «miss Hitler» dopo un concorso indetto sul social network. È accusata con gli altri di aver creato un’associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. Bionda platino, tatuaggi sul corpo che inneggiano al nazismo e post di odio nei confronti degli ebrei, nell’agosto 2019 aveva anche partecipato a una conferenza nazionalista a Lisbona per creare un’alleanza transnazionale tra i movimenti d’ispirazione nazionalsocialista. I militanti, tra i 26 e i 62 anni, erano residenti in diverse regioni italiane: sei nel Lazio (di cui quattro a Roma e provincia, uno a Latina e uno a Frosinone), tre in Sardegna, uno in Calabria, uno in Abruzzo e ancora uno in Lombardia. A loro firma anche invettive contro i migranti, con messaggi come «affondare tutte le navi ong nel Mediterraneo e abbattere tutte le chiese, sinagoghe e moschee sarebbe la soluzione di parte dei nostri problemi». corriere.it