Tolto il reddito di cittadinanza a 170mila famiglie, scoppiano le proteste

Sono 169 mila le famiglie che a partire da oggi, venerdì 28 luglio, non avranno più il Reddito di cittadinanza in quanto nuclei nei quali non ci sono componenti disabili, minori o over 65 come prevede la nuova normativa. A comunicare lo stop è stato l’Inps tramite un sms. L’ultima rata che hanno percepito è quella del 27 luglio. A Napoli, prima provincia per numero di percettori, monta la protesta: sono 37.000 le famiglie a cui è stato sospeso il sussidio. Centinaia di persone dopo aver ricevuto l’sms sullo stop all’erogazione del Rdc hanno iniziato a chiamare l’Inps del capoluogo campano per avere chiarimenti. Nella mattinata, alla sede Inps di via De Gasperi, a Napoli, due persone hanno avuto un alterco con i vigilantes all’ingresso. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia. Anche in altri comuni della provincia molte persone si sono recate agli sportelli Inps per avere delle spiegazioni. La stessa Inps in una circolare aveva ricordato che per le famiglie nelle quali non ci sono minori, disabili o over 60 lo stop sarebbe arrivato ad agosto. La misura scade per tutti a fine 2023, mentre dal 2024 entreranno in vigore le nuove regole disegnate nel decreto Lavoro e il Reddito sarà sostituito dall’Assegno di inclusione. Lo strumento potrà essere chiesto solo dalle famiglie nelle quali ci sono componenti disabili, minori o over 60 e potrà arrivare a 500 euro al mese moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2. La scala vale uno per il primo componente, 0,5 per ogni altro componente con disabilità, 0,4 per gli altri componenti over 60 o con carichi di cura, 0,15 per i bambini fino a due anni e 0,10 per gli altri minori. corriere.it