Tragedia al Circeo, 3 ragazzine rischiano di annegare lui le salva poi muore
Il mare di Latina, la spiaggia: erano queste le sue passioni. E proprio in questo scenario Francesco Gatto – per tutti Franco – ha perso la vita dopo aver salvato tre ragazzine che si trovavano in difficoltà, sovrastate dalla forza delle onde. Tutto è successo nel tardo pomeriggio di giovedì 3 agosto a Rio Martino in un tratto di spiaggia libera: il 59enne, di professione elettricista, si è lanciato in acqua per riportare a riva tre ragazzine tra i sei e i dieci anni, che erano a fare il bagno con le loro madri nonostante le proibitive condizioni marine. L’uomo è riuscito a mettere in salvo le ragazzine, ma per lo sforzo del salvataggio appena compiuto, Franco Gatto ha avuto un malore è crollato a terra. Immediatamente sono stati attivati i soccorsi con l’arrivo dell’eliambulanza: il personale sanitario a bordo ha tentato di rianimare l’uomo, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Si è spento da eroe, nella spiaggia che che amava tanto dopo aver aiutato tre bambine a non affogare tra le onde. Lascia una moglie e due figli Franco Gatto: lavorava presso una importante ditta di impiantistica elettrica di Latina e alla notizia della sua scomparsa la commozione in città è stata molto forte. Franco aveva da poco iniziato le tanto desiderate ferie, era al mare con la moglie quando, vedendo alcune bagnanti in difficoltà, non ha esitato ha gettarsi per primo per portarle in salvo. Quando si è accasciato dopo aver messo in sicurezza le tre ragazzine, ha accusato un malore, ed ha nulla è valso il primo intervento dei bagnini presenti in quel tratto, per praticargli il massaggio cardiaco. Forte lo choc, come racconta Anna: «Eravamo in spiaggia, poco lontani. È stato scioccante venire a sapere della morte di un uomo». Sui social sono centinaia i messaggi di cordoglio: «E’ sempre stato buono e altruista, sin da bambino», ricordano in tanti. Mentre c’è chi propone, per lui, un gesto da parte dell’amministrazione comunale per ricordare quanto accaduto, soprattutto per non farne dimenticare l’altruismo. «Sarebbe giusto conferire un riconoscimento per il suo valore», scrivono in tanti. corriere.it