Frosinone, contro la chiusura dell’aeroporto Fratelli d’Italia in prima linea
Riguardo la notizia della prossima soppressione della scuola di volo elicotteri ubicata presso il 72° Stormo aeroporto Moscardini di Frosinone, nei prossimi giorni presenterò in regione un ordine del giorno per impegnare giunta e consiglio a fare di tutto perché ciò non avvenga – ha affermato il consigliere regionale Frosinone – Questa struttura, dove attualmente sono occupati all’incirca 700 militari e 100 civili in pianta stabile ed dove ogni anno transitano, per il corso di pilotaggio, altri 100 militari di tutte le Forze Armate, anche internazionali ha un’importanza rilevante per il territorio Ciociaro. L’indotto che viene prodotto, vale circa 2 milioni di euro con 100 occupati. Inoltre da non trascurare la collaborazione con il Gruppo Leonardo dove nei due stabilimenti di Frosinone e Anagni vi è un servizio di manutenzioni degli elicotteri della Scuola. Lo stesso Gruppo Leonardo inoltre genera un ulteriore indotto, collegato proprio ai servizi di manutenzione degli elicotteri. Il 72 stormo ha da sempre ricoperto un ruolo di particolare rilievo nell’attività dell’Aeronautica Militare ed è stato da sempre un ‘fiore all’occhiello’ per la nostra provincia. È vero che la chiusura era già stata paventata anni fa, ma è anche vero che sulla faccenda non c’era mai stata sufficiente chiarezza e si erano intervallate conferme e smentite che hanno in più fasi intimorito e rassicurato il personale dipendente. La chiusura di un presidio militare di queste dimensioni causerebbe importante disagio al personale dipendente: si pensi a quanti, impiegati nella base da decenni, avevano stabilito la residenza della propria famiglia nel Frusinate anche a fronte di investimenti per acquistare una abitazione di proprietà. Il trasferimento del personale alla base di Viterbo, raggiungibile in auto in non meno di due ore di viaggio e non servita da Frosinone con collegamenti pubblici diretti, porterebbe alla necessità di traslocare intere famiglie, strappandole da un territorio che ormai considerano la propria casa. Resta poi il nodo delle strutture, destinate nell’immediato all’abbandono e al conseguente degrado”. Pertanto chiederò un impegno anche alla Regione Lazio per cercare in ogni modo dì tutelare il presidio Aeronautico”.
Redazione Digital