Positivo a droga e alcol, in Ciociaria travolge con la macchina una famiglia rischia l’arresto

Positivo a droga e alcol. Al punto da non riuscire a frenare in tempo per evitare l’impatto con il suv condotto da una 44enne sul quale c’erano i suoi figli di 9 e 14 anni. Si aggrava la posizione di Hafid Habdel El Idrissi, manovale marocchino di 29 anni, residente a Latina, tuttora ricoverato in prognosi riservata in ospedale per le ferite riportate nell’incidente di domenica pomeriggio ad Alatri. Grave anche una bambina di 9 anni, figlia della donna al volante dell’altro veicolo: è ancora all’ospedale Bambino Gesù anche se fuori pericolo. Il marocchino, per ora incensurato, è stato denunciato per lesioni stradali aggravate dall’uso di alcol e droga e guida pericolosa: al volante della sua Audi A4 vecchio modello ha invaso la corsia opposta sulla provinciale Santa Cecilia mentre girava una diretta social con il telefonino piantato sul cruscotto e la musica rap in sottofondo. Scene uguali a quelle postate a ripetizione sul suo profilo Instagram «Ivan Marocco 93»: in una Hafid percorre una superstrada a 160 chilometri orari, ben oltre qualsiasi limite di velocità. E anche domenica pomeriggio, a giudicare dal video choc diventato virale in Rete, il manovale stava pigiando il piede sull’acceleratore.
Per ora non sarebbe previsto l’arresto del 29enne, anche se l’ultima parola spetta alla Procura di Frosinone sulla base dei riscontri effettuati dai carabinieri della compagnia di Alatri.  Il giovane potrebbe essere sentito nei prossimi giorni se le sue condizioni di salute lo permetteranno. Per chi indaga le dirette social al volante venivano poi riprese dai contatti di Hafid che le rimbalzavano su altri siti. Non ci sono contestazioni su questo aspetto, mentre i militari cercano di ricostruire la dinamica dell’incidente, anche per capire quello che il 29enne ha fatto domenica a pranzo. Le sue condizioni psico-fisiche, con il consumo di alcolici e stupefacenti, potrebbero far pensare al fatto che Hafid si è messo al volante dopo essere stato in compagnia di qualcuno, che non avrebbe fatto niente per fermarlo. «È stato un miracolo che non sia finita in tragedia», spiega il nonno dei ragazzini mentre il marito della 44enne, ricoverata ad Alatri non in pericolo di vita, come anche il figlio maggiore, è al capezzale della sorellina a Roma. La donna, residente a Supino, era andata a prendere il ragazzo alla scuola calcio in un centro sportivo a Tecchiena. Per una questione di attimi il suv della madre ha incrociato l’Audi del manovale che sembra non fosse la prima volta che percorreva quella strada. Anche il suo comportamento alla guida non sembra fosse una novità: al vaglio ci sono alcuni post pubblicati sul profilo del 29enne. Battute sulla guida pericolosa inoltrate sul web da altri soggetti e copiate dal marocchino che le ha ripostate in Rete: come quella dell’anziano provocato dal diavolo affinché proceda a 50 all’ora in auto sulla corsia di sorpasso in autostrada, con il rischio di causare gravi incidenti. Oppure quella dei due amici su uno scooter con un cane sul manubrio e la frase «Ieri sera eravamo ubriachi, ma come diavolo abbiamo fatto a tornare?».