Delitto di Ceccano, 34enne indiano confessa di aver ammazzato Aldo Santodonato
Ieri pomeriggio, il Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Frosinone, Dott. Di Cicco Alessandro, con il personale della Stazione Carabinieri di Ceccano, quello del NORM della Compagnia di Frosinone e quello del Reparto Operativo Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Frosinone, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto di A.S. un 34 enne di nazionalità indiana, per l’omicidio di Aldo Santodonato, 68 enne di Ceccano.
Nel primo pomeriggio del 18 febbraio u.s., l’indiano, che lavorava presso un’azienda agricola di Ceccano, ha allertato il suo datore di lavoro, asserendo che l’anziano, presente in azienda poiché lì deteneva una cavalla di nome Iris, a seguito di un malore era accidentalmente caduto all’interno del camino acceso ed era morto bruciato. Il datore di lavoro giunto sul posto dopo aver fatto il possibile per spegnere la salma, gettando acqua e utilizzando asciugamani bagnati, ha chiamato i soccorsi al 112.
I Carabinieri nel giro di pochi giorni hanno raccolto inconfutabili prove a carico dell’indiano, hanno spinto quest’ultimo, oramai alle strette, a confessare l’omicidio. L’operaio ha dichiarato che dopo un litigio ha colpito il Santodonato, alle 14.00 circa alla testa con una roncola e poi lo ha bruciato alle 14.10 circa per coprire le tracce, aspettandosi però da un momento all’altro l’arrivo del datore di lavoro, e non sapendo come giustificarsi alle 15 circa lo ha chiamato avvisandolo che l’anziano si era sentito male ed era caduto nel camino. Al termine delle formalità di rito, nella serata di ieri l’arrestato è stato associato alla casa circondariale di Frosinone.