Si sposano in Ciociaria ma è tutto falso, forse solo per ricevere i regali

Non solo la fuga dopo il pranzo, senza pagare. Ma anche la cerimonia tra M. P. e S. A. sembra la scena di un film comico. Lo stesso ristoratore, Enzo Fabrizi, aveva avuto subito dei dubbi: «La cerimonia si è svolta tutta qui, nel mio locale – ha sempre detto -: mi hanno fatto arredare una specie di altare, con tanto di lenzuolo bianco e fiori, a disposizione di un prete venuto dalla Germania. Ma il rito non era religioso. Lo ha celebrato un sacerdote venuto dalla Germania (luterano). Tutto si è svolto a bordo piscina, intorno alle 11. Una mezz’ora buona. Subito dopo gli invitati, quasi tutti di Ferentino e una decina di tedeschi, si sono seduti a tavola ed è iniziato il pranzo. Poi hanno mangiato, ballato, bevuto a volontà. Se ne sono andati alle 22, ma erano quasi tutti ubriachi. Si, insomma, un rito civile, immagino». Ma il sindaco di Ferentino (paese in cui risiede lo sposo), smentisce qualsiasi matrimonio. «Qui in Comune – precisa il primo cittadino, Piergianni  Fiorletta – non abbiamo nulla. E comunque è ben noto che, prima della cerimonia, è obbligatoria la pubblicazione degli atti. Ecco, a noi non risulta nulla. Né io, o un mio delegato, abbiamo  celebrato le nozze civili. Di lui sappiamo solo che è residente, da luglio, in via Madonna degli Angeli». Nemmeno al comune di Boville (dove si è celebrato il rito presso il ristorante La Rotonda) esistono pubblicazioni. Probabilmente le difficoltà sono cominciate quando, in primavera, M. P. si è rivolto al parroco di Sant’Antonio, a Ferentino. E qui ha capito che, senza i documenti della ragazza (tedesca), non poteva accedere al matrimonio religioso. Don Slawek, il parroco (come riporta il Messaggero) gli disse: «Ricordo che è venuto qui, come no, un paio di volte. Ma gli ho spiegato qual era la procedura e non l’ho più visto. C’era anche la compagna in un’occasione, mi chiesero pure come fare per celebrare le nozze in un luogo diverso dalla Chiesa, spiegai che per noi non era possibile e comunque mancavano sempre i documenti che avevo chiesto». Dunque, un matrimonio “fantasma”. Come grottesca appare tutta la storia, al punto che ora, a Ferentino, qualcuno maligna che la messa in scena sia servita solo a ricevere i regali, per poi sparire. Altri, invece, suppongono che la cerimonia “laica” sia  stata celebrata in attesa di quella “ufficiale” che sarebbe stata organizzata in un secondo tempo. Il mistero resta. corriere.it