Trovato il corpo di Giulia Cecchettin, il cadavere in un canalone
È di Giulia Cecchettin il corpo ritrovato in un canalone nei pressi del Lago di Barcis in provincia di Pordenone. A confermarlo la procura di Venezia e i carabinieri. Il corpo era in un canalone tra il lago e la zona di Piancavallo (Pordenone). La scoperta sabato mattina poco prima di mezzogiorno dagli uomini impiegati nelle ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, i ragazzi scomparsi dal Veneziano nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre. Il corpo senza vita della ventiduenne avrebbe gli stessi abiti indossati al momento della scomparsa. A poca distanza dal corpo di Giulia, in un parcheggio utilizzato dai villeggianti per posteggiare roulotte e camper, è stata individuata anche una Fiat Grande Punto. I carabinieri stanno verificando l’eventuale corrispondenza del numero di targa con quella di proprietà di Filippo Turetta. Nella zona, dalle 7 di mattina, erano riprese le attività di ricerca, coordinate dalla prefettura: vigili del fuoco con personale specializzato nella ricerca di persone erano impegnati insieme alle squadre speleo-alpino-fluviali e ai sommozzatori. Le verifiche non erano legate a puntuali elementi ma al fatto che il lago si trova lungo la direttrice seguita dalla vettura di Filippo, nella notte della scomparsa dopo l’aggressione da parte del ventiduenne ai danni dell’ex fidanzata, che sarebbe avvenuta nella zona industriale di Fossò (Venezia) come mostra un video delle telecamere di sorveglianza di un’azienda del posto. Stando alle prime informazioni il corpo è stato ritrovato in un canalone lungo la strada conduce alla stazione turistica di Piancavallo, in località Pian delle more. La zona è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell’arrivo del pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli. Quest’ultimo al suo arrivo eseguirà subito una prima ispezione esterna del cadavere. La zona è sorvolata dagli elicotteri che stanno scandagliando l’intera area della Valcellina e del lago di Barcis. corriere.it