Per vivere più a lungo meglio correre o camminare? Ecco cosa dice la scienza
Entrambe le attività portano a importanti benefici sia fisici che mentali e migliorano la forma cardiorespiratoria, tuttavia la corsa è più efficiente anche in termini di longevità.
Le linee guida internazionali raccomandano da 150 a 300 minuti a settimana di attività aerobica di intensità moderata, come una camminata veloce, oppure la metà del tempo con un’attività vigorosa, come la corsa. In chiave di longevità alcuni studi hanno scoperto che la corsa è più efficace. Nel 2011 ricercatori di Taiwan hanno domandato a oltre 400 mila adulti quanti esercizi vigorosi (come ad esempio corsa) e moderati (come la camminata) facessero. Hanno così scoperto che corse regolari di cinque minuti prolungavano la durata della vita delle persone quanto camminare per 15 minuti. Una corsa regolare di 25 minuti e una camminata di circa un’ora e mezza avevano comportato un rischio di morte inferiore di circa il 35% nei successivi otto anni. In uno studio del 2014 era stato visto che chi corre in modo abituale (anche sotto i 9 chilometri all’ora) era il 30 % più in forma rispetto ai camminatori e ai sedentari, con un rischio inferiore del 30% di morire nei successivi 15 . «I benefici della corsa sono tantissimi, aumentano con l’allenamento e si ripercuotono sulla longevità» dice Gianfranco Beltrami, medico sportivo, vice presidente della Società italiana di Medicina Sportiva. «Il jogging è un’attività aerobica e a trarne vantaggio è innanzitutto l’apparato cardiovascolare. Man mano che si intensifica la corsa e la si pratica con regolarità nell’organismo avviene una piccola rivoluzione: diminuiscono la pressione, la frequenza cardiaca, il colesterolo “cattivo” (Ldl), la glicemia (glucosio nel sangue) e aumenta il colesterolo buono (Hdl). Tutte queste variazioni metaboliche si traducono in un minor rischio di diabete, ictus, infarto e trombosi in generale. Migliora anche la capacità polmonare, si dorme meglio e si tiene alla larga l’osteoporosi. La corsa è un toccasana anche per il cervello, perché favorisce la produzione di endorfine e di altri oppioidi naturali, le encefaline, che riducono l’ansia e migliorano l’umore. Se non bastasse, correre aiuta a dimagrire. Se si corre a lungo e spesso, i chili di troppo se ne vanno senza troppe difficoltà». Anche se la corsa sembra regalare più benefici, anche in termini di longevità, non è del tutto corretto fossilizzarsi. I migliori vantaggi si ottengono quando si passa dal divano a fare un esercizio, anche piccolo. Che sia camminare o correre quel che conta è la costanza. Certamente aggiungere esercizi di tipo vigoroso all’allenamento aumenterà i benefici.
Tuttavia correre può avere effetti collaterali e non è un’attività adatta a tutti. Può infatti avere un impatto importante sul tessuto connettivo (ossa, tendini, legamenti, cartilagini) e gli infortuni sono più comuni tra i corridori rispetto a chi fa camminata veloce. Per ridurre il rischio di incidenti bisogna dare il tempo al corpo di abituarsi alla corsa. E questo vale anche per chi si riavvicina alla corsa dopo un lungo stop. Correre è infatti un’attività ad alto impatto. Ogni volta che atterrano, i corridori sottopongono i loro corpi a uno stress pari a circa tre volte il loro peso corporeo. «Il problema è che la corsa ha una più alta incidenza di traumi – aggiunge Beltrami – e per le persone con patologie osteoarticolari come l’artrosi di ginocchia o con patologie cardiovascolari e respiratorie non è indicata e anzi ,può far peggiorare il quadro patologico. Per cui per chi può meglio la corsa . In alternativa la marcia veloce alternata a brevi tratti di corsa lenta, e per i più acciaccati solo la camminata». Chi è sovrappeso od obeso dovrebbe evitare la corsa per limitare il rischio di infortuni, in particolare ai legamenti e alle cartilagini del menisco .
«In generale la corsa offre maggiori benefici per la salute rispetto alla camminata» sostiene anche Luiz Carlos Hespanhol che sulla corsa ha pubblicato molti lavori. Dai suoi studi è emerso che dopo un anno di allenamento, solo due ore a settimana, i corridori perdono peso, riducono il grasso corporeo, abbassano la frequenza cardiaca a riposo e riducono i trigliceridi nel sangue. Correre o camminare dipende però dalle proprie possibilità e preferenze. Si può scegliere la corsa perché i benefici per la salute sono maggiori e arrivano più velocemente. O in alternativa si può optare per la camminata veloce perché comporta meno rischi della corsa. corriere.it