Hamas attacca in Italia, bombe contro la sede del consolato Usa
Nell’inchiesta sul lancio delle due molotov al consolato americano di Firenze, spunta un video di rivendicazione di un gruppo denominato «The whole world is Hamas» («Il mondo intero è Hamas», ndr). Poi arriva anche un secondo messaggio dello stesso gruppo sul canale Telegram del sito Firenzetoday. Tutto questo mentre l’Antiterrosimo della Digos e i carabinieri del Reparto operativo — coordinati dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli e dal sostituto Lorenzo Gestri — hanno individuato la via di fuga del giovane che ha lanciato le due molotov contro la sede diplomatica. Il video, che rivendica l’attentato, dura un minuto e cinquanta. È stato inviato via mail alla sede Rai del Tg3 Toscana, alla redazione di Report e al sito Firenzetoday. Il video, acquisito dalla Digos e dal Ros dei carabinieri, è in arabo e sottotitolato in italiano. Gli inquirenti ne stanno valutando l’attendibilità. Dice il procuratore di Firenze Filippo Spiezia: «È una situazione seria che non stiamo sottovalutando. Abbiamo avviato da subito tutti gli accertamenti. Ho informato i colleghi di Eurojust che dispone di un registro giudiziario antiterrorismo e con loro lo scambio di informazione avviene in tempo reale. Una situazione da leggere valutando tutto lo scenario internazionale». Riguardo ai video di rivendicazione a firma «The whole world is Hamas», il procuratore ha spiegato: «Stiamo valutando, stiamo facendo accertamenti». La Procura ha delegato la polizia postale che sta cercando di risalire — attraverso la Rete — a chi ha spedito quel video. Ieri mattina è apparso sul canale Telegram del quotidiano online Firenzetoday un secondo messaggio. Non si fa riferimento a quanto accaduto al consolato di lungarno Vespucci ma il messaggio viene firmato da «The whole world is Hamas», la sigla del gruppo che ha «firmato» la presunta rivendicazione. «La propaganda occidentale, serva degli Usa e Israele, vuol far credere alla popolazione che lo stato occupante dal 1948 la Palestina contro tutte le leggi internazionali e le risoluzioni dell’Onu siano le vittime. Mentre gli oltre 10mila bambini palestinesi massacrati in 100 giorni dai bombardamenti israeliani siano i terroristi», si legge su Telegram. Anche in questo caso la polizia postale è al lavoro per risalire a chi abbia postato il messaggio. L’Antiterrorismo sospetta che possa trattarsi di qualcuno che viva in Toscana. corriere.it