Violentata da 7 africani davanti al fidanzato, “Occorre la castrazione chimica”
Matteo Salvini è tornato a invocare la castrazione chimica: «Ragazzina stuprata da una banda di sette egiziani davanti al fidanzato, minacciato, bloccato e tenuto lontano. Non venitemi a parlare di “tolleranza” o “errore”. Davanti ad orrori del genere non può esistere clemenza ma soltanto una cura: Castrazione chimica. Conto che la proposta presentata dalla Lega venga votata al più presto». Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, leader della Lega, ha scritto questo post sui social riferendosi allo stupro subito da una 13enne nei bagni della Villa Bellini di Catania. Non è la prima volta che il segretario della Lega parla del ricorso alla castrazione chimica per i casi di violenza sessuale — un vecchio cavallo di battaglia del partito — l’ultima volta era stato per lo stupro del branco a Palermo, l’estate scorsa. A settembre il Carroccio ha depositato al Senato un ddl che prevede che il trattamento farmacologico : di blocco androgenico totale possa essere su base volontaria o coattiva: il testo prevede che sia il giudice a decidere se somministrare il trattamento, ma se si tratta di una recidiva o di violenza sessuale su minori, scatterebbe in automatico. Anche ai tempi del Conte I il partito di Salvini aveva presentato anche un emendamento in merito al decreto «Codice rosso». Intanto, la premier Giorgia Meloni è intervenuta sullo stupro di Catania: «Una tredicenne vittima di violenza di gruppo mi colpisce, e il fatto che avvenga nel giorno in cui si celebra un martire delle fede cristiana (la Patrona Sant’Agata, ndr) ci fa vedere una martire della violenza sessuale. Sono vicina alla famiglia e garantire che lo Stato ci sarà e sarà fatta giustizia. La notizia mi ha molto colpita». corriere.it