Veroli, non tutti favorevoli al conferimento della cittadinanza onoraria al direttore Osanna
Se ogni comune d’Italia dovesse conferire la cittadinanza onoraria ai dipendenti pubblici che svolgono il loro dovere avremmo una Pubblica amministrazione di cittadini onorari. Fortunamente non è così. Ma per dare un senso a Palazzo Campanari, che un senso non ha, si fa di tutto.
Il prossimo 8 febbraio conferimento della cittadinanza onoraria a Massimo Osanna, direttore generale musei presso il ministero della cultura, che oggi è al MiC e domani potrebbe essere altrove. Se non è provincialismo questo.
La cittadinanza onoraria è prevista per particolari meriti nel campo delle scienze, della cultura, delle lettere, della medicina, delle arti, dei diritti umani, del lavoro, della scuola, dello sport, delle attività di carattere sociale, assistenziale e filantropico o per opere di alto valore a
vantaggio dei comuni, della nazione o dell’umanità intera.
Lo stesso consiglio comunale, lo scorso 18 dicembre, non ha votato all’unanimità la scelta di qualcuno di conferire frettolosamente la cittadinanza onoraria della Città di Veroli a Massimo Osanna. Tralasciando ben 4 assenze tra cui i consiglieri Egidio Lombardi, Aldo Rossi, Marco Bussagli e Laura D’Onorio su 13 votanti, risultano 12 favorevoli e 1 astenuto, Antonio Perciballi. “Contesto l’appannaggio politico, in quanto vi sono molti illustri competenti del settore che potevano interpellarsi – ha affermato Perciballi – Non condivido il modus operandi, tutti hanno un’anima e dei sentimenti , che sono condivisi da altri uomini che hanno dato lustro alla cittadina di Veroli e al suo territorio, che risale all’epoca ellenica”.
Gli stessi cittadini si dividono manifestando perplessità su questo conferimento.
Redazione Digital