Ciociari in Francia, una relazione speciale a Parigi organetto e ciocie
di Michele Santulli
Nel libro “Modelle e modelli ciociari a Roma, Parigi, Londra nel 1800-1900” si apprenderà come Rodin, Burne Jones, Poynter, Sargent, illustreranno il corpo e la perfezione fisica delle modelle e modelli. La Francia sempre ospitale e ricettiva in particolare dello straniero, già dalla fine del 1700 inizia ad incontrare nelle piazze e vie parigine il suonatore di piffero e di organetto, all’inizio anche di zampogna e ad assistere ai balli e balletti per le strade con le donne e il tamburello.
Il ciociaro ha con la Francia una relazione speciale, come con nessun’altra società e la Francia ugualmente, rapporti e anche sentimentali, una relazione non politica o economica o di altra natura e quindi come tale circostanziata e formale bensì espressione solidaristica e sentimentale! La Semeuse accarezzata e tesaurizzata da tutti i francesi di Francia e dei paesi d’Oltremare che si vedeva nelle monete e sui francobolli e oggi sull’Euro, era una ciociarella della Valcomino, oggi uno dei simboli come la Rivoluzione, la Marsigliese!
Intenso il contesto esistenziale nel periodo napoleonico già in Ciociaria medesima allorché numerosi imprenditori francesi si insediarono sulle rive del Fibreno e del Liri a Sora e a Isola del Liri e gradualmente realizzarono quello che fu il distretto industriale più ricco del Regno di Napoli e sicuramente anche di tutto il Paese: e perciò continua e quotidiana fu la esperienza con la popolazione locale. Altra contingenza storica che pure mise in stretto rapporto ciociari e francesi fu nelle prime due decadi del 1800 nel Fondano, per la lotta comune di Papato e Regno di Napoli contro i briganti ciociari dell’epoca che imperversavano nei luoghi, tanto che la parola brigante è un francesismo.
Poi Coluche amato da tutti i francofoni, al quale sono dedicate biblioteche, teatri e scuole e piazze in tutta la Francia, che fece divertire e ridere i francesi per almeno venti anni e ormai nel cuore e nella realtà di tutti principalmente e soprattutto grazie alla miracolosa realtà da lui messa in opera nel 1985 assieme a qualche amico sulle piazze di Parigi: dare un pasto caldo ai derelitti e poveri, i clochards. Oggi una vera e propria industria del soccorso e dell’aiuto ai deboli e ai poveri, finanziata in gran parte dai cittadini e dagli attori, per un quarto sia dallo Stato sia dalla Unione Europea. Quale indimenticabile e commovente fino alle lacrime, spettacolo aver potuto assistere, da lontano, alcuni anni addietro a qualcuna di queste serate in inverno a Parigi.
Anche Coluche era un ciociaro di origine di Casalvieri: sono i ristoranti del cuore, i Restos du coeur, presenti in tutta la Francia con estensione della solidarietà anche agli studenti e ai bisognosi in generale. Ma l’attenzione della Francia nei confronti del personaggio in costume ciociaro si documenta in altre esperienze ed iniziative che non mancherò di ricordare ancora.