Aeroporto in Ciociaria, voli low cost a Frosinone opportunità per tutto il territorio
“Su una testata locale registrata presso il Tribunale di Cassino è stato pubblicato un articolo che noi di APARF, Associazione per l’Aeroporto di Roma Frosinone, consideriamo spiacevole, lacunoso e privo di alcune informazioni necessarie.
L’articolo prende spunto da un incontro tenutosi presso l’Amministrazione Provinciale fra persone che, a detta del giornalista, nell’intento di apparire corrono il rischio di dare l’impressione di non avere la minima cognizione di cose di cui si stanno occupando. Ovvero, apparenza senza sostanza. Opinioni in libertà, lecite, ma se non si vogliono confondere i cittadini allora è bene che le notizie riportate siano corrette e documentate, ed all’occorrenza bisogna far ricorso alla memoria.
L’ articolo in questione ritiene che l’APARF, definita un’associazione di appassionati, “sostiene la necessità di fare un aeroporto civile a Frosinone quando il 72° Stormo dell’Aeronautica Militare lascerà il Moscardini”. Questo non è corretto e dimostra mancanza di conoscenza. Ci dica l’autore dell’articolo dove mai ha letto questa notizia.
Lo stesso articolo fa poi riferimento ad un report di ENAC secondo il quale il sito di Frosinone non sarebbe adatto ad ospitare un aeroporto civile. Corretto ma altrettanto corretto sarebbe dire a quando risale questo report ed a quale progetto faceva riferimento. Il report, lo diciamo a beneficio del lettore, perchè il giornalista non ne ha bisogno, non è fresco di giornata, ma risale ad una ventina di anni fa, ai tempi della presidenza di Vito Riggio.
Il progetto presentato da Aparf, che l’autore dell’articolo dimostra di conoscere poco o nulla, è completamente diverso da quello presentato da alti tanti anni fa e, audite audite, prevede uno sviluppo completamente fuori dall’attuale sedime aeroportuale militare. Ergo, l’APARF non sostiene l’aeroporto per quando il 72° stormo lascerà #Frosinone, non ne vede la necessità, anche perchè , lo diciamo a chi da l’impressione di dire cose con cognizione di causa, ammesso che il 72° stormo lasci Frosinone, e non ce lo auguriamo, il sito resterebbe comunque di proprietà dell’ Aeronautica Militare, perchè a noi hanno insegnato che Scuola e sito sono due cose diverse.
Tornando alla valutazione di ENAC è fondamentale dire che l’ Enac Roma – Ente Nazionale Aviazione Civile del Presidente Avv. Pierluigi Di Palma, ha di recente redatto un nuovo Piano Nazionale Aeroporti e questo Piano, attualmente in fase di rifinitura presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), non è ancora pubblico ma lo sarà a breve. Come sarà il futuro del sistema aeroportuale italiano e cosa comprenderà lo sapremo, quindi, solo dopo la sua pubblicazione.
Aparf nel frattempo ha presentato il suo progetto di fattibilità al MIT ed è in attesa. Uno studio su cui si può discutere, può piacere o meno, ma la fuffa è ben altro. Un progetto redatto, senza spese per i contribuenti, da una delle piú autorevoli società di progettazione aeroportuali italiane e da una serie di professionisti che aderiscono all’associazione, competenti in quanto provenienti dal mondo aeronautico ed aeroportuale, piloti di aerei di linea, ex piloti militari, ingegneri, ex dirigenti ENAV, dirigenti di società di handling aeroportuali, rappresenti di compagnie aeree lowcost e docenti di procedure di volo, quindi non semplici “appassionati”, ma gente che ha cognizione di quello di cui si sta occupando.
La testata in questione avrà in futuro l’onestà intellettuale per scrivere questo?
E quando si parla di “fuffa” noi consigliamo più “cautela”, perché la penna ce l’hanno anche gli altri ed internet è accessibile a tutti. Noi di APARF non siamo al servizio del politico di turno e nessuno ci sta preparando percorsi preferenziali. Stiamo scalando le montagne da soli, e non siamo al soldo di nessuno. Potete pure fare tutti i dossier che volete, ma dalle nostre parti troverete solo tanta pulizia, sia personale che intellettuale!
Tornando all’articolo leggiamo l’ironia che si fa sul colloquio avvenuto presso l’Amministrazione Provinciale, sul citato percorso istituzionale e sul collocamento sul territorio, definito una delle più solenni fesserie che si potessero dire. Sorvoliamo sulla mancanza di garbo, se uno non ce l’ha difficile che lo possa usare, e parliamo invece del Presidente Luca Di Stefano che avrebbe avviato un iter per un incontro formale con ENAC al fine di conoscere il futuro del Moscardini, così si legge.
Andiamo per ordine. Il Presidente Di Stefano al Presidente di APARF Tiziano Schiappa ha detto in più di una occasione di essere molto interessato all’ipotesi di uno Scalo Civile a Frosinone. Il Presidente di Stefano, e qui il riferimento iniziale alla memoria, non lo ha solo sostenuto in privato ma lo ha detto pubblicamente nel corso degli #StatiGenerali, alla presenza del Presidente Rocca e degli amministratori di tutta la provincia e di un folto pubblico, quando ha annoverato fra le infrastrutture necessarie per il rilancio del territorio anche l’aeroporto di Frosinone e quel discorso fu interamente riportato dalla stessa testata che oggi parla di “fuffa e di fesserie”.
A noi risulta che il Presidente Di Stefano sia informato della nostra iniziativa, la segua e la sostenga. Se di solenni fesserie si tratta è bene allora che il giornalista lo chiarisca in primis al Presidente Di Stefano. Ma lasciamo perdere le fesserie e veniamo a noi APARF e non Arpaf, come erroneamente riportato nell’articolo.
Per rispetto delle Istituzioni, di un pezzo di storia frusinate che si chiama 72° Stormo e delle decisioni autonome ed insindacabili dell’A.M., noi di APARF non ci siamo mai pronunciati sul futuro del #Moscardini, e non chiederemmo mai ad ENAC quale sarà il futuro di un aeroporto militare, e neppure lo chiederemmo all’ Agenzia Industrie Difesa (AID), come consigliato nell’articolo, perché questa ci risulta che non sia la titolare del sito mentre ci risulta che si occupi di altro.
Noi rispettiamo le regole ed abbiamo rispetto delle istituzioni, mentre con rammarico constatiamo che altri ne parlano come fosse l’orto o il giardino di casa.
Proprio per non far parte di questo calderone, #Aparf ha elaborato e presentato ad ENAC ed al Ministero dei Trasporti , un progetto che prescinde dall’utilizzo del sedime aeroportuale militare. Aparf sa che, anche senza il 72° stormo, l’aeroporto resterà un sito militare e solo una sua eventuale dismissione da parte dello Stato Maggiore dell’A.M. farebbe entrare in gioco ENAC. Il resto dei giochi ci interessa il giusto, appartiene al futuro, perché prima che accada tutto questo ci vorrà del tempo, mesi, forse qualche anno. Il PNA (Piano Nazionale Aeroporti) invece, uscirà a breve, e quindi in tempi più ravvicinati sapremo se l’idea della nostra associazione potrà avere un futuro oppure no. Un futuro che, di certo, non dipenderà dalla volontà di un giornale e di chi forse gli suggerisce gli argomenti da trattare.
Ed a proposito di PNA crediamo sia il momento di fare chiarezza , così non rischiamo di confondere il lettore. Sarebbe opportuno evitare di scrivere che “ Frosinone non è adatta perché avrebbe gli stessi problemi di Ciampino. Nascerebbe rachitico. Lo scrive ENAC, nella sua relazione sul futuro degli aeroporti italiani” perchè il testo del PNA consegnato da ENAC al Ministro, ripetiamo, non è pubblico, è ancora in fase di rifinitura, e nella bozza consegnata la frase riportata nell’articolo non è scritta da nessuna parte!
Noi siamo signori e non commentiamo ulteriormente, ma chi usa parole come fuffa e fesserie dovrebbe poi essere più cauto nell’argomentare.
Concludiamo dicendo che noi siamo rammaricati, tutto questo clamore ci dispiace, perché noi abbiamo un’idea di sviluppo che prevede la possibilità di creare migliaia di posti di lavoro, un’opportunità unica per il rilancio di questo territorio che oggi assiste quasi inerme all’esodo di aziende che emigrano dove il costo del lavoro è molto più basso, aziende che difficilmente verranno rimpiazzate.
Questo progetto può essere condiviso o contestato, è lecito, ci mancherebbe altro. In democrazia ci si confronta sempre, ma la spocchia di chi crede di sapere ed invece ignora, tipica di questo periodo storico, è per noi inaccettabile!
In conclusione ci corre l’obbligo di ringraziare il Presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone, Gianluca Quadrini per la sensibilità dimostrata nell’averci ricevuto ed per aver compreso l’importanza del Progetto che con la Provincia noi vogliamo portare avanti”. Lo comunica Aparf.
Redazione Digital