Ragazzini impennano con le bici, lui li rimprovera loro lo massacrano di botte
Senza rispetto, senza vergogna, senza regole. Prima gli insulti a una donna, poi le minacce e quindi le botte a chi aveva osato intromettersi: una violenza senza senso, guidata solo da stupidità e ignoranza. Il teatro di questo ennesimo episodio di violenza giovanile è sempre lo stesso, il centro storico di Treviso, in particolare il solito quadrante della città che ruota attorno a piazza Borsa. L’episodio è avvenuto nel primissimo pomeriggio di ieri, venerdì 5 aprile, in Galleria Rialto, a due passi dalla piazza.
Una residente è uscita dal portone di casa ed è stata sfiorata da due ragazzini che in sella alle loro bici stavano sfrecciando, impennando, del tutto incuranti dei passanti. La donna, istintivamente, ha redarguito i giovanissimi e loro, per tutta risposta, hanno mollato le bici e iniziato a filmarla con i loro smartphone prendendola in giro. La situazione è definitivamente degenerata quando un passante, di circa 50 anni, è intervenuto per difendere la donna dagli improperi. Nella frazione di un secondo quello che poteva essere un semplice episodio di maleducazione e inciviltà si è così trasformato in un episodio violento. I due giovani, di 17 e 15 anni, hanno scaraventato a terra il 50enne e hanno cominciato a colpirlo con calci e pugni, sempre più violenti, anche alla schiena, scagliandogli contro un bidoncino dell’umido. A fermare la loro furia sono stati altri passanti che hanno assistito alla scena oltre ai commercianti, attirati dalle urla.
In vicolo Rialto è intervenuta anche un’ambulanza del Suem 118 che ha trasportato il 50enne al pronto soccorso del Ca’ Foncello per essere medicato. Nel frattempo sono arrivate anche le volanti della polizia che ieri monitoravano proprio quella zona della città: due agenti, nel tentativo di bloccare i ragazzini, si sono procurati contusioni per qualche giorno di prognosi. Entrambi i giovani sono stati accompagnati in questura: per il 17enne, poco collaborativo (per dirlo con un eufemismo), è scattato l’arresto per l’aggressione e resistenza a pubblico ufficiale e per lui si sono aperte le porte di un centro di prima accoglienza minorile. Il quindicenne è stato invece denunciato per lesioni. Per i due, residenti a Treviso, la polizia potrebbe far scattare altre misure restrittive.
Quello di ieri è l’ennesimo episodio di una settimana piuttosto turbolenta per il centro storico: martedì sera un 32enne, completamente ubriaco, ha molestato una donna che stava passeggiando lungo via Roma e poi se l’è presa anche con uno straniero che si trovava a bordo di un bus della Mom costringendo i carabinieri a intervenire con due pattuglie. Il giorno seguente, in tarda mattinata, si è registrata invece una zuffa tra otto ragazzi di varie nazionalità, quasi tutti giovanissimi, nella zona della stazione delle corriere in via Lungosile Mattei. Lo scontro sarebbe stato causato da un semplice cappellino del valore di poche decine di euro che un giovane aveva strappato dalla testa di un altro ragazzino. Le due fazioni si sono affrontate a calci e pugni e dopo alcuni minuti di scontro i giovani si sono poi dispersi. In questo caso non è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. E oggi è sabato, un giorno della settimana da cerchiare in rosso: la rissa è sempre dietro l’angolo.