Aeroporto in Ciociaria, fino a 10 milioni di passeggeri all’anno come Milano e Napoli
“Non c’è nulla di nuovo sotto il sole: da due anni siamo a conoscenza di quanto avviene e abbiamo scelto di non intervenire nelle molteplici e inutili dichiarazioni politiche locali, che hanno dato il via a fantasiose interrogazioni rivolte al Ministero della Difesa e al Ministro Guido Crosetto.
In veste di APARF, abbiamo già da tempo acquisito la piena consapevolezza di quanto stia accadendo presso il Fabbri di Viterbo, confermato dai lunghi e trasparenti dialoghi con il Ministero. Questo rientra in un più ampio disegno di riorganizzazione infrastrutturale e di ristrutturazione economica e finanziaria del Ministero della Difesa, con l’importante stanziamento di milioni di euro per il trasferimento del 72° Stormo presso il Fabbri di Viterbo.
Di conseguenza, ci siamo concentrati con determinazione sulla nostra missione principale: la realizzazione dell’aeroporto civile di Roma – Frosinone. Non ci siamo lasciati distrarre dalle dispute politiche locali, pur facendo ogni sforzo nel far comprendere che investire energie su decisioni già prese e irrevocabili era inutile.
Abbiamo assistito in silenzio alle varie argomentazioni contro la fattibilità dell’aeroporto a Frosinone, dimostrando sistematicamente, attraverso studi tecnici e documenti appropriati, che si trattava di un’infrastruttura realizzabile e strategica per la provincia.
L’ultima diceria divertente, apparsa di recente su una TV locale, riguardava l’idea che il futuro aeroporto civile di Frosinone potesse essere un aeroporto tronco, una notizia distorta e strumentalizzata da chi non sostiene l’idea di un aeroporto a Frosinone o forse non riconosce il potenziale di questo territorio.
Per completezza, elenchiamo alcuni degli aeroporti italiani situati all’interno di città italiane, che gestiscono un traffico passeggeri annuo compreso tra i 3 e i 10 milioni: Napoli Capodichino, Milano Linate, Pescara, Firenze, Ciampino, Bergamo, Torino, Bari e Salerno (in fase di apertura).
Abbiamo scelto di ignorare volontariamente le varie critiche riguardanti il futuro aeroporto civile di Roma – Frosinone, consapevoli di essere sempre un passo avanti rispetto agli altri.
APARF rimane in attesa del Piano Nazionale Aeroporti e continua a sostenere Frosinone come scelta congrua per supportare la crescita di Fiumicino e di Ciampino.
In conclusione, APARF cerca di fare chiarezza su questa questione, riconoscendo l’importanza di Roma come hub aeroportuale e il ruolo cruciale che lo scalo civile di Frosinone può avere nel suo sviluppo futuro. Questo perché la crescita di Fiumicino si basa su tre punti:
1) l’ ulteriore sviluppo di Roma FCO;
2) il mantenimento di Ciampino a 4 milioni di passeggeri;
3) la realizzazione di Frosinone come nuova infrastruttura a supporto del bacino romano – laziale e della stessa AdR.
Così come è accaduto per GESAC con la continua crescita di Napoli Capodichino e l’apertura di Salerno Costa d’Amalfi a supporto del bacino campano.
In sintesi, così dovrebbe essere su Roma per ADR, portando avanti i vari programmi di crescita dello stesso scalo insieme ad uno sviluppo strettamente correlato del possibile e futuro aeroporto civile di Roma – Frosinone.
Ovviamente, il tutto si rafforza considerando la futura area di ampliamento che l’aeroporto civile di Roma Frosinone potrebbe avere, considerando il sedime dello stesso “Girolamo Moscardini”. Lo comunica Tiziano Schiappa, presidente Aparf.
Redazione Digital