Pancia gonfia, cause e rimedi ecco cosa dice la scienza
Il gonfiore addominale è un sintomo tanto comune quanto fastidioso, che colpisce soprattutto le donne ma non risparmia nemmeno gli uomini. Oltre a determinare un antiestetico aumento della circonferenza addominale, visibile soprattutto nelle ore dopo i pasti, il gonfiore addominale si associa a sensazione di pienezza, tensione e talvolta a dolore. «Le cause possono essere diverse, ma l’alimentazione ha un’importanza cruciale — premette Alessandro Repici, direttore del dipartimento di Gastroenterologia dell’Istituto clinico Humanitas e professore di Gastroenterologia di Humanitas University —. Diete sbilanciate, l’eccesso di cibi ricchi di zuccheri fermentabili e cattive abitudini alimentari, come una masticazione troppo rapida, possono favorire i disturbi. I principali fattori che contribuiscono al gonfiore sono rappresentati dalla produzione di gas intestinali durante i processi digestivi, dal contenuto di acqua e sali minerali nell’intestino, dallo stato della flora batterica nonché dalla motilità e dalla sensibilità viscerale. Tutti questi fattori possono essere a loro volta influenzati dalla dieta, dallo stress e da abitudini di vita non salutari. Il gonfiore addominale può essere legato a un’alterazione della flora batterica intestinale, in seguito all’assunzione di antibiotici usati per trattare una malattia infettiva. In questi casi la pancia gonfia è un fenomeno transitorio, tuttavia talvolta i fastidi sono persistenti e faticano a risolversi. In tale ipotesi il gonfiore addominale potrebbe essere un segnale di condizioni che richiedono una valutazione specifica, come l’intolleranza al lattosio, la malattia celiaca, il rallentamento della canalizzazione o la sindrome dell’intestino irritabile». «Una corretta alimentazione è sempre fondamentale nella gestione del gonfiore addominale. A questo scopo si raccomanda una dieta equilibrata, che preveda una riduzione del consumo di cibi “gasogeni” e una maggiore assunzione di liquidi. Inoltre è importante cercare di masticare più lentamente e di ridurre l’effetto dello stress sull’intestino, per esempio attraverso tecniche di respirazione diaframmatica». corriere.it