Ladri entrano nell’appartamento, il proprietario li accoltella e ne ammazza uno
Quattro rapinatori catanesi, in trasferta a Reggio Calabria, hanno tentato un furto in una abitazione alla periferia di Reggio Calabria: il proprietario, un macellaio, li ha scoperti e ha accoltellato due di loro. Uno dei feriti, lasciato dai complici davanti all’ospedale «Morelli» è morto; la fuga del secondo ferito si è interrotta all’ospedale di Messina, dove si è fatto ricoverare per la gravità delle ferite. È lì che l’hanno raggiunto i carabinieri e si trova adesso piantonato. Un terzo complice è stato identificato ed è ricercato mentre la polizia è sulle tracce del quarto componente la banda.
Il proprietario dell’abitazione P.F., 50 anni, è stato fermato con l’accusa di omicidio e tentato omicidio. L’abitazione teatro del tentato furto è stata posta sotto sequestro per permettere ai Ris di Messina di fare gli accertamenti e stabilire la dinamica dei fatti.
Il rapinatore morto si chiamava Alfio Stancapiano, 30 anni, catanese. È deceduto per le gravi ferite all’addome. L’altro ferito, di cui non sono state rese le generalità ha 46 anni ed anche lui di Catania.
Lunedì mattina la banda di catanesi in trasferta, è giunta a Reggio Calabria a bordo di una Fiat Punto e, dopo aver individuato l’abitazione del macellaio come obiettivo per compiere un furto, si sono introdotti forzando la serratura di una porta laterale. I quattro hanno cercato di raggiungere la stanza da letto.
Insospettito dagli strani rumori e immaginando che qualcuno si fosse introdotto in casa il macellaio, dopo aver preso un grosso coltello di quelli utilizzati per tagliare la carne, ha raggiunto il primo piano e, quando si è trovato di fronte i quattro malviventi, ne avrebbe aggrediti due, mentre i complici scappavano. Nonostante le ferite riportate nella colluttazione con il macellaio, i due ladri sono riusciti a raggiungere i complici che li attendevano nella Fiat Punto, posteggiata poco distante.
Il loro intento era quello di raggiungere il più presto possibile Villa San Giovanni per imbarcarsi sul traghetto per Messina. Prima di imboccare l’autostrada la gravità delle ferite riportate da uno di loro, li ha costretti a invertire la rotta e raggiungere l’ospedale «Morelli» dove hanno abbandonato uno dei due feriti, nel tentativo di salvargli la vita.
Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. Il resto della banda ha quindi raggiunto il porto di Villa San Giovanni e, dopo aver abbandonato l’auto si sono diretti a piedi ai traghetti. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato tutto. Giunti a Messina, il terzetto si è diviso: il rapinatore ferito si è recato in ospedale, gli altri due si sono dileguati per strade diverse. corriere.it