Accoltella la compagna e la figlia, scappa ma viene arrestato

Lei che lo vorrebbe lasciare, il litigio, le urla nel cuore della notte, le coltellate e, poi, la fuga. Un 34enne, però, non aveva fatto i conti con la prontezza di un parente della coppia che ha sentito tutto e ha chiamato i soccorsi. Quando è arrivato il 118 a casa, l’uomo di origini marocchine, ha provato a scappare per le vie di Tuoro, nel Perugino. Sulle sue tracce, però, si sono messi i carabinieri anche del battaglione Toscana di Firenze che lo hanno scovato e bloccato con ancora addosso i vestiti sporchi di sangue. Ora è accusato di  tentato omicidio e lesioni gravissime.   Nel frattempo la donna, pure lei di origini marocchine, è stata ricoverata in ospedale Santa Maria della Misericordia a Perugia e, dopo una delicata operazione, è ancora in pericolo di vita. L’aggressore, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, non si sarebbe fatto scrupolo nemmeno del fatto che la compagna avesse in braccio la figlia di cinque anni che è stata colpita alle gambe ed è stata ricoverata nel pronto soccorso pediatrico ma le sue condizioni non sono particolarmente gravi. Gli inquirenti stanno cercando l’arma con cui sarebbe avvenuta l’aggressione e di cui, probabilmente, si sarebbe sbarazzato nel corso della fuga. Il 34enne è, adesso, interrogato dai pm di Perugia al comando provinciale dei carabinieri. Poi, verrà tradotto in carcere. Intanto la loro casa è stata sequestrata e transennata per poter condurre i rilievi tecnico-scientifici. La piccola comunità di Tuoro sul Trasimeno, per la seconda volta in poco più di un anno, viene sconvolta da violenze gravissime consumate fra le mura domestiche. Nel marzo del 2023 era avvenuto un omicidio-suicidio. Lamberto Roscini, trovato senza vita con una corda al collo nel porticato di casa, probabilmente qualche ora prima aveva strangolato la moglie Francesca Giornelli, di 59. «È inaccettabile che si sia consumata ancora una violenza – dice Maria Elena Minciaroni – e lo è ancora di più per un piccolo centro come il nostro. Siamo grandemente addolorati ma anche adirati di fronte a episodi terribili come questo.  Speriamo tutti che la giovane donna e la bimba si rimettano  al più presto». corriere.it