Panettone da amare, ecco il dolce dell’estate

Chi l’ha detto che il panettone si debba mangiare solo a Natale? Perché invece non portarselo anche in spiaggia (o in rifugio in montagna)?
Destagionalizzazione è la parola d’ordine anche in fatto di food, è da un po’ che si parla di lanciare il panettone anche d’estate, e così Galup, ovvero “il” panettone piemontese per definizione, ha creato il panettone d’amare/da mare, gioco di parole fra passione cibo e vacanze. L’idea è nata l’anno scorso, con due panettoni estivi riproposti pure per l’estate 2024, quello con i limoni di Sicilia e il basilico e quello ai frutti tropicali- pasta d’arancia con cubettini di ananas, mango e papaya semicanditi. E visto che l’idea è piaciuta quest’anno ne è stato creato uno nuovo , il panettone con yogurt Inalpi e pesca candita, che nasce dalla collaborazione con aziende del territorio. Un progetto in perfetta sintonia con lo stile Galup: una specie di fil rouge che unisce tutto l’anno, senza più distinzioni fra estate e inverno, giorni di festa e giorni qualunque, magari da trasformare in “perfect days” con il dolce giusto. Le regole della preparazione del Galup estivo sono quelle storiche.
Il panettone Galup nasce a Pinerolo nel 1922, idea di Pietro Ferrua, langarolo di nascita, pinerolese d’adozione, pasticcere «Fornitore della Real Casa» che inventa la variante piemontese al panettone milanese: basso e con la glassa di nocciole, e così buono da venir battezzato subito galup, in dialetto«goloso». Ovvero lievito madre Galup, impastato e lievitato lentamente per 40 ore, più i profumi e sapori tipici dell’estate. Un dolce da pic-nic estivi, da merenda al mare , da gita al lago e in montagna, buonissimo anche con l’aggiunta di una pallina di gelato! Estivo pure nel packaging: incarto con i colori del cielo e del mare, più un pendaglio e una cartolina postale, di quelle che nessuno manda più – ma sarebbe bello ricominciare a spedire – tipo «baci da…».
Tanto basta per sdoganare il panettone da quei pochi giorni fra Natale e Capodanno e restituirgli la dignità di lievitato goloso perfetto anche a Ferragosto.