È morto Pino D’Angiò
Addio a Pino D’Angiò. Non aveva ancora 72 anni ed era da tempo malato. Ma continuava a vivere con forza e leggerezza. Anche perché di recente stava vivendo una nuova vita musicale. Complice anche il recente Festival di Sanremo: aveva duettato con i BNKR44 nella serata delle cover, proponendo «Ma che idea», la nuova versione della celebre hit «Ma Quale Idea», un grande successo dello stesso D’Angiò del 1980. Il nuovo brano era arrivato nella top 10 dei più trasmessi delle radio e aveva ricevuto il disco di platino per gli streaming. Dunque una nuova gioventù per Pino D’Angiò nato a Pompei ma che ora viveva a Formello, a nord di Roma e i funerali si svolgeranno proprio lì a Pompei martedì. È stato il figlio Francesco che, insieme all’amata moglie Teresa, ha inviato un whatsapp ai familiari e agli amici più cari per annunciare la morte del papà. Che fino alla fine ha tenuto fede ai suoi impegni musicali. Mercoledì 12 giugno aveva registrato a Roma, a piazza del Popolo, una delle serate del TIM Summer Hits 2024, su Rai 1 (condotta da Carlo Conti e Andrea Delogu). Nel cast tantissimi artisti oltre a lui e agli immancabili Bnkr44, tra cui Annalisa, Bigmama, Fiorella Mannoia, Loredana Bertè, Mahmood, Raf, Rocco Hunt. E proprio durante la registrazione di quella puntata si vedevano i ragazzini cantare a squarciagola il suo brano, diventato un nuovo inno. Un combattente che aveva lottato contro ben sei tumori di cui uno alle corde vocali. A rilanciarlo era stato Tommiboy, un dj italiano con cui si è esibito in tour in diversi live negli ultimi anni. L’ultimo il 14 giugno a Jesolo. Si può ancora leggere sul web: «Serata con il Re del funk Pino D’Angiò + Tommiboy a Jesolo per l’unica data estiva in Veneto. Pino D’Angió, un vero e proprio visionario della musica italiana con oltre tre milioni di dischi e più di 700 compilation vendute in tutto il mondo. La sua hit “Ma Quale Idea” è uno fra i primi esempi di Disco Music cantata in italiano ma anche il primo successo rap prodotto in Europa. Billboard lo ha definito il fondatore della musica trance per il brano “The Age of Love”». Per un settantenne che pensava, solo pochi anni fa, che il suo ciclo fosse finito, è stato un gran traguardo. Ed era atteso sabato 27 luglio al Festival Superaurora nel Parco dello storico Castello Chigi. La sua forza vitale e la sua voglia di cantare non si è placata fino all’ultimo. corriere.it