Marocchinate in Ciociaria, ecco la proiezione del docu-film
Il prossimo 13 luglio, a Falvaterra, in Piazza G. Pinchieri, alle 21 si terrà la proiezione del docu-film “I luoghi parlano. Il dramma delle marocchinate sullo sfondo della seconda guerra mondiale”. Ottant’anni fa, nel maggio del 1944, le operazioni belliche nella Valle del Liri vivevano una fase di stallo quando il comando alleato decise di affidare l’ennesimo attacco alle truppe coloniali inquadrate nel Cef, il Corpo di Spedizione Francese. Le truppe, costituite da marocchini, algerini, tunisini e senegalesi, erano assai valenti nei combattimenti ma anche molto indisciplinate. Il 12 maggio i coloniali partirono all’offensiva e i tedeschi, colti di sorpresa, furono costretti ad abbandonare la Linea Gustav ritirandosi verso Roma. Ma se la battaglia di Cassino era finita, per la gente del Lazio meridionale iniziava un dramma ancora più atroce: le violenze bestiali dei soldati di colore. Furono violentate donne, uomini, sacerdoti e bambini. Ad essere colpiti numerosi paesi sia nella provincia di Latina che nel frusinate, tra i quali Falvaterra, Pastena, San Giovanni Incarico e Pico. Fu una pagina orribile e dolorosa che non si può e non si vuole gettare nel dimenticatoio. Ricordare per non dimenticare, dunque, nella speranza che eventi così nefandi non abbiamo più a ripetersi nel grande libro della storia. Il docu-film, prodotto dall’Associazione Fabrateria, dall’Associazione Le Tre Torri e dall’Ecomuseo Argil, con la regia di Fernando Riccardi, raccoglie le testimonianze registrate nei quattro paesi citati ed è interpretato da Martina Bartolomucci e dallo stesso Fernando Riccardi. Segretari di produzione Giovanni Martini e Ivana Orsini. Riprese, montaggio e aiuto regia sono a cura di LHM Studio di Giorgio Giovinazzi. Il docu-film è stato realizzato con il patrocinio e il supporto del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, dalla XV Comunità Montana Valle del Liri e dal comune di Falvaterra. L’iniziativa è stata patrocinata dai comuni di Pastena, Pico e San Giovanni Incarico.
Redazione Digital